Numerose le celebrazioni della Giornata europea dei Giusti in tutta Italia, con nuovi alberi e nuovi Giardini.
Ad Assisi si sono ricordati i Giusti in presenza del vescovo e del sindaco della città. A Pistoia è stato dedicato un saluto e riconoscimento a tutti i Giusti durante la messa nella chiesa di Vicofaro.
Nella città di Bellaria-Igea Marina è stata dedicata una targa ed una piazzetta al maresciallo Osman Carugno che salvò numerosi ebrei durante la seconda guerra mondiale.
A Novello sono stati ricordati Giovanni e Genoveffa Blangino. Sono stati dedicati due alberi ai giornalisti Giancarlo Siani e Hrant Dink, in presenza di Enza Nunziato, del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e l’Ambasciatore Emilio Barbarani nel giardino di Benevento.
Angelo de Fiore, distintosi per aver salvato numerosi ebrei nell'esercizio delle sue funzioni, ha ricevuto un albero per la sua opera nella città di Spezzano Albanese con la presenza del sindaco di Spezzano Albanese, il sindaco di Rota Greca e il dirigente della polizia postale Calabria.
A Vercelli presso il parco Iqbal Masih, sono stati dedicati due alberi in onore di Tadeusz Pankiewicz e i cittadini di Nevé Shalom - Wahat as-Salam. Per il secondo anno anche l’Istituto comprensivo G.Rogasi di Pozzallo ha celebrato la Giornata dei Giusti, dedicando un ulivo - messo a dimora accanto al carrubo di don Puglisi - al giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990 per il suo impegno per una Sicilia libera dal potere mafioso. Presenti alla cerimonia il sindaco Luigi Ammatuna, gli assessori Gugliotta e Ammatuna, don Michele Iacono, la dirigente scolastica Grazia Basile e numerosi ragazzi.
All'Istituto Comprensivo Galileo Ferraris di Falconara Marittima, su iniziativa delle professoresse Bonavita e Luccarini, è stato dedicato un albero al medico di Lampedusa Pietro Bartolo e tutti i cittadini di Lampedusa. Presso l'Istituto Tecnico Statale "I. Calvi" di Finale Emilia è stato scelto di onorare Don Benedetto Richeldi per le suo azioni durante la seconda guerra mondiale.
Nella grande sala della Casa Circondariale di Monza un gruppo di studenti dell’Istituto Mosè Bianchi di Monza, alcuni cittadini, autorità e una quarantina di detenuti hanno partecipato ad un incontro di testimonianza con Franco Perlasca, figlio di Giorgio Perlasca, che salvò più di 5000 ebrei durante la Shoah. Infine ad Offida si sono ricordate le famiglie che durante il secondo conflitto mondiale hanno salvato e protetto degli ebrei, ed è stato piantato un crocus in solo onore.
Nel box approfondimenti la riflessione di Luigi Molari sul dovere di memoria e un documento riassuntivo delle celebrazioni a Pozzallo.