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Gariwo a Napoli insieme all'Esercito italiano

Presentato nei saloni di Palazzo Salerno il libro di Gabriele Nissim “Auschwitz non finisce mai”

Lo scorso 9 giugno, nel salone del Circolo Unificato di Palazzo Salerno, sede del Comando delle Forze Operative Sud, si è svolta la presentazione del volume “Auschwitz non finisce mai. La memoria della Shoah e i nuovi genocidi”, scritto da Gabriele Nissim, storico, autore e creatore di Gariwo, una fondazione che unisce persone con il fine di far conoscere ed onorare i “Giusti” di tutto il mondo.

Davanti ad una folta ed eterogenea platea civile e militare, il Comandante delle Forze Operative Sud, Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota ha aperto la conferenza raccontando il suo coinvolgimento rispetto alle sue opere di Nissim, che sono tra le poche a ricordare i meriti di quei militari che si sono presi la responsabilità di opporsi ai genocidi, ringraziando l’autore per aver portato alla luce le storie dei numerosi italiani che hanno sacrificato le loro vite per salvare gli ebrei. Il Generale ha inoltre annunciato l’intenzione di lavorare a un Giardino dei Giusti a Napoli, all’interno di Palazzo Salerno.

A seguire ha preso la parola il Senatore Lucio Romano, uno dei principali sostenitori della legge del 2017 che ha istituito la “Giornata dei Giusti” in Italia, per leggere e commentare alcuni passi tratti dal libro e per raccontare come Nissim abbia avuto la forza e il coraggio di riconoscere l’importanza di parlare indistintamente di tutti i genocidi, pur riconoscendo l’unicità della Shoah.

Successivamente è intervenuto l’autore del libro, Gabriele Nissim ricostruendo la genesi dell’opera e spiegando come la memoria della Shoah non debba creare divisioni tra gli ebrei e gli altri esseri umani che hanno subito un genocidio ma, piuttosto, che possa essere come una “lente di ingrandimento” attraverso la quale riconoscere l’orrore ovunque esso si manifesti.

Durante la conferenza, così come nella struttura del libro, uno spazio significativo è stato dedicato a Raphael Lemkin, avvocato e giurista ebreo polacco noto per aver coniato nel 1944 il termine “genocidio” e per il suo enorme lavoro per la prevenzione contro ogni forma di sterminio.

Al termine della presentazione, l’autore si è soffermato a salutare i presenti e a firmare le copie del libro.

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