Francesco Rampi e Luisa Ungar-Rampi, insieme senza paura per salvare una famiglia di ebrei di Fiume
tra la fine del 1943 e il 1944
Mantova, viale Gorizia numero 6, ultimi mesi del 1943. Come in ogni parte d’Italia, la caccia all’ebreo è forsennata. I fascisti mantovani della neonata Repubblica Sociale sono apertamente impegnati a raccogliere voci, delazioni per dare una mano ai tedeschi. Eppure, nella palazzina al numero 6 di quel viale della prima periferia della città gonzaghesca, vive una famiglia di ebrei, in fuga da Fiume, che ha trovato rifugio in un appartamento del piano terra.