L'8 settembre 2023 alle ore 14 locali è stato inaugurato il primo Giardino dei Giusti di tutto il mondo in America Latina, nella cittadina di Mar del Plata.
Il Giardino sorge in uno degli scorci più belli della città costiera, nella Plazoleta dedicata ad Astor Piazzola, in cui si è scelto di ricordare con una targa e un albero sei Giusti.
Il Jardín de las Personas Justas è frutto della collaborazione tra Fondazione Gariwo, la Municipalidad de General Pueyrredon di Mar del Plata e l’associazione Casa D’Italia. Alla cerimonia hanno parteciperato, oltre ai rappresentanti delle tre realtà coinvolte, delegazioni di studenti e studentesse, le comunità italiana, ebrea, armena ed enti coinvolti oggi nella tutela dei diritti umani in Argentina.
“Oggi in Argentina si fa una battaglia importante contro il negazionismo. Molti vorrebbero che tutto fosse rimosso. Dicono che questi crimini non sono nati dallo Stato, ma sono stati effetto di una guerra civile tra opposti estremismi. E come dire che le vittime sono colpevoli della loro sorte”, spiega Gabriele Nissim, presidente dei Fondazione Gariwo, con queste parole il percorso che ha portato alla nascita del primo Giardino dei Giusti in Sud America.
I primi Giusti onorati sono sei, di cui tre son figure dal respiro internazionale, legate a grandi genocidi del Novecento, e tre figure argentine che in diversi contesti di oppressione hanno difeso i diritti e la dignità umani. Si tratta di: Pierantonio Costa, console italiano a Kigali che salvò 375 bambini durante il genocidio in Ruanda; Armin T. Wegner, scrittore tedesco che con le sue fotografie denunciò il genocidio degli armeni e nel 1933 scrisse a Hitler di interrompere le persecuzioni contro gli ebrei, pagando con l’arresto e la tortura; Aristides de Sousa Mendes, console portoghese a Bordeaux che disobbedì agli ordini del suo governo e fornì visti di transito agli ebrei perseguitati; Maria del Carmen “Coca” Maggi, preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Mar del Plata che nel 1975 ha difeso la libera e autonoma università; Silvia Ana Filler, attivista simbolo della partecipazione studentesca per la libertà e autonomia universitaria che nel 1971; Claudio Hugo “Pocho” Lepratti, attivista argentino impegnato nel difendere i più bisognosi.