Il 22 marzo, nel cortile dell’Istituto superiore “Arangio Ruiz” è stato inaugurato il primo Giardino dei Giusti nella provincia.
Le figure onorate sono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Felicia Bartolotta Impastato (madre di Peppino Impastato, vittima di mafia) Anche l'augustano don Paolo Liggeri, prigioniero dei campi di concentramento nazisti, che la scuola ha candidato come Giusto proposto dalla società civile, è stato ricordato.
La cerimonia ha coinvolto gli studenti dell'Istituto ed è iniziata con un flash mob per promuovere un messaggio di pace, davanti al murale dedicato a Falcone e Borsellino. Successivamente è continuata nel cortile principale, dove la docente Rosanna Bellistri ha moderato i diversi interventi, intervallati da alcune esecuzioni musicali, coordinata dai docenti referenti dell’iniziativa: Anna Borgese e Maria Grazia Cipolla.
La motivazione dietro alla scelta della data inaugurale è stata esposta dalla rappresentante degli studenti, Virginia Armenio: “Il 6 marzo è la Giornata europea dei Giusti, l’8 marzo Giornata internazionale della donna, il 21 marzo Giornata in ricordo delle vittime delle mafie. Il 22 marzo vuole ricordare questi tre momenti e vuole unire i Giusti del passato a quelli del nostro tempo, ed è per questo che i nostri Giusti saranno don Paolo Liggeri, Felicia Bartolotta Impastato, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino“.
Alla cerimonia erano presenti: il sindaco Giuseppe Di Mare, il vicesindaco Tania Patania e l'Assessore Giuseppe Carrabino e il vicepresidente del Consiglio comunale Biagio Tribulato. Il messaggio del Sindaco agli studenti parla di legalità e amore che deve pervadere la quotidianità. Hanno partecipato, inoltre, il Comandante Compagnia della Guardia di Finanza Andrea Sotgiu, il Comandante stazione dei Carabinieri Paolo Cassia e il Dirigente del Commissariato di pubblica sicurezza Marco Naccarato. È intervenuta anche Rita Pancari, in rappresentanza del presidio cittadino dell’Associazione “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.
L’albero d’ulivo al centro del nuovo Giardino dei Giusti è stato donato da Franco Saraceno, titolare di una ditta locale, accompagnato dal collaboratore Roberto Battaglia ed è stato benedetto dal giovane sacerdote don Matteo Vasco.