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L'Aquila - Convitto Nazionale "Domenico Cotugno"

Il 6 marzo 2019 è stato inaugurato il Giardino delle Giuste e dei Giusti presso la sede provvisoria del Convitto Nazionale "Domenico Cotugno". La scuola, dopo il terremoto del 2009, è stata trasferita in una struttura removibile (MUSP - Modulo ad Utilizzo Scolastico Provvisorio) ed è in attesa di tornare nella sede storica.


L'iniziativa nasce dalla collaborazione tra l'Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell'Italia Contemporanea ed il Convitto Nazionale.
La Dirigente Scolastica Serenella Ottaviano ha sottolineato l'importanza del Giardino delle Giuste e dei Giusti definendolo: "Un luogo della memoria, un monito affinché si promuova l'idea della condivisione, dell'impegno contro ogni forma di violenza, sopraffazione, discriminazione in una epoca segnata dalla paura".
Il Presidente dell' I.A.S.R.I.C., Carlo Fonzi, ha rimarcato l'impegno dell'Istituto nel mantenere viva la memoria attraverso iniziative come questa od il progetto "La memoria e il viaggio" che ogni anno fa conoscere ad oltre 200 fra studenti e docenti delle scuole superiori abruzzesi la storia dell'internamento e delle deportazioni.


Tommaso Cotellessa, rappresentante degli studenti ha dichiarato che "si tratta di una iniziativa innovativa, e di cui abbiamo bisogno in questo periodo in cui, troppo spesso, vengono a mancare memoria e giustizia".
La cerimonia ha visto anche la presenza di Massimiliano Nardocci, vicedirettore dell’Ufficio scolastico regionale, e si è conclusa con l’esecuzione del brano “Il seme dell’umanità”, composto da Francesco Serone, uno studente del Liceo musicale, che per l’occasione ha diretto l’orchestra della scuola. Hanno assistito all'evento alcuni parenti dei Giusti, i rappresentanti delle scuole del Cotugno, esponenti di associazioni.


Amalia Agnelli, i fratelli Annina e Luigi Santomarrone, il giovanissimo Giulio Aleandri, morto all’età di 17 anni: sono le Giuste e i Giusti a cui sono stati dedicati una targa e un arbusto; a fianco di questi uomini e donne, che nel corso della Seconda Guerra Mondiale si prodigarono per salvare e proteggere ex prigionieri inglesi e slavi, nonché ebrei perseguitati, ci sono anche quelli dell'attivista brasiliana Marielle Franco, uccisa nel 2018 per il suo impegno nella difesa dei diritti umani, e del bibliotecario maliano Abdel Kader Haidara, il quale nel 2012 organizzò il salvataggio di oltre 350 mila antichi manoscritti della cultura islamica dalla violenza iconoclasta delle milizie fondamentaliste jihadiste.


I nomi dei Giusti e delle Giuste sono stati scelti da un comitato composto dal promotore dell’iniziativa, David Adacher, insegnante del Cotugno e membro dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea, insieme alla docente Anna Lucia Bonanni e alla studentessa Sara Ramzi del Cotugno, a Gilberto Marimpietri e a Riccardo Lolli dell'IASRIC.

6 marzo 2019

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Indirizzo
Via Ficara 7
67100 L'Aquila
Provincia di L'Aquila (Abruzzo)