Nel 2007 è stata posta una lapide per ricordare le vittime italiane del totalitarismo, nel Cimitero Memoriale di Levashovo, nei pressi di S. Pietroburgo, sorto sul luogo dove furono fucilati e sepolti in fosse comuni migliaia di innocenti perseguitati negli anni delle grandi purghe di Stalin. Su iniziativa del Memoriale di Levashovo e dell'Istituto Italiano di Cultura con la collaborazione di Gariwo, la foresta dei Giusti.
Nel Cimitero Memoriale sono presenti le lapidi in ricordo delle vittime innocenti di ogni Paese - oltre ai nativi russi - dalla Norvegia alla Polonia, all'Ucraina, alla Germania, all'Italia, accorsi in Urss per contribuire all'affermazione di un regime che raccogliesse le istanze di libertà, democrazia e benessere provenienti dai popoli dell'Europa, e ben presto disillusi sulla vera natura dispotica del potere sovietico.
Del Memoriale fa parte il Centro Nomi Restituiti, diretto da Anatolij Razumov, presso la Biblioteca Nazionale Russa, che ricerca l'identità e raccoglie i nomi di tutti i fucilati a Levashovo, per non disperdere la memoria dei terribili anni del comunismo.