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Giornata per la libertà di stampa - a fianco dei giornalisti russi indipendenti e dei reporter in guerra

Al Giardino dei Giusti per la libertà di stampa

a fianco dei giornalisti russi indipendenti e dei reporter in guerra

Giornata per la libertà di stampa 2022
3 maggio, h. 11.00
Giardino dei Giusti di Milano al Monte Stella

Ci siamo incontrati con un’iniziativa pubblica al Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano presso l’Anfiteatro Ulianova Radice in occasione del 3 maggio, Giornata per la libertà di stampa, il cui valore sentiamo ancora più forte in questo momento in cui la guerra è tornata in Europa e i giornalisti rischiano la vita per documentare quello che sta accadendo. In Russia la parola guerra è vietata e ai professionisti dell'informazione viene imposto di raccontare solo ciò che la propaganda del governo vuole, pena la reclusione; in Ucraina, sotto le bombe, i giornalisti rimasti cercano di fornirci una versione il più possibile vicina alla verità dei fatti.

Che cosa significa oggi libertà di stampa? Come si può continuare a fare informazione libera quando la menzogna diventa l'arma più potente?

Abbiamo cercato di rispondere a queste e ad altre domande insieme a Galina Timchenko, fondatrice e direttrice di Meduza, la rivista indipendente russa che sfida la censura di Putin, a Zoja Svetova, giornalista del quotidiano russo Novaja Gazeta, al direttore di La Repubblica Maurizio Molinari, alla giornalista russa Anna Zafesova, alla giornalista de Il Foglio Micol Flammini, e al presidente di Gariwo Gabriele Nissim.

Al Giardino sono onorati i Giusti dell’informazione che hanno difeso la verità contro ogni forma di violenza. Sono Anna Politkovskaja, la giornalista di Novaya Gazeta assassinata a Mosca per aver denunciato i massacri di civili in Cecenia, Liu Xiaobo, l'autore della Carta 08, il manifesto per la democrazia politica in Cina, Raif Badawi, il blogger saudita condannato per aver difeso il dialogo tra tutte le fedi, le idee e le culture, Samir Kassir, il giornalista e politico libanese assassinato nel 2005 per aver difeso la libertà di espressione, Hrant Dink, il giornalista assassinato a Istanbul per aver difeso la memoria del genocidio armeno in Turchia.
Gli interventi sono stati preceduti dal saluto istituzionale di Elena Buscemi, presidente del Consiglio comunale di Milano, e Riccardo Sorrentino, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia.

La mattinata si è conclusa con un gesto simbolico: un fiore giallo riposto presso i cippi dedicati ai Giusti Anna Politkovskaja, Andrej Sacharov e Vasilij Grossman, difensori della libertà di espressione e della pace nel mondo sovietico e post-sovietico.

L’iniziativa ha il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia e l’adesione della Sezione Italia dell’Unione internazionale della stampa francofona. Hanno partecipato anche rappresentanti dell’Associazione della Stampa estera in Italia e dell’associazione Memorial Italia.

Diretta dal Giardino dei Giusti di Milano