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Condanna al danneggiamento del Giardino dei Giusti

Tanti i messaggi arrivati a Gariwo

Tanti i messaggi arrivati in seguito alla diffusione della notizia del danneggiamento del Giardino dei Giusti del Monte Stella di Milano.

Così il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini: "L'antisemitismo è la negazione delle basi della nostra democrazia. Ogni violenza, minaccia o atto vandalico contro persone e luoghi che rappresentano la diversità culturale e religiosa nel nostro Paese è un attacco alla Repubblica italiana e non può essere sottovalutato. Mai abbassare la guardia contro l'odio e l'intolleranza".

A queste parole si aggiungono quelle di Carlo Borghetti, vice Presidente del Consiglio Regionale Lombardia, che dichiara: "In pochi giorni ci troviamo ancora una volta di fronte a gravi provocazioni contro la nostra storia e la nostra memoria. Il danneggiamento subito questa notte dal Giardino dei Giusti a Milano al Monte Stella é un gesto che non solo va condannato ma va prontamente perseguito. Per troppo tempo in Italia abbiamo tollerato ignoranza e, soprattutto, intolleranza. É arrivato il momento di dire basta. A Gariwo va la mia personale solidarietà e gratitudine per quanto stanno facendo, alla Magistratura e alle Forze dell'ordine va invece la richiesta di non abbassare mai la guardia contro questi fenomeni. Ne va della qualità delle nostre isituzioni e della qualità della nostra democrazia". 

"Deturpare l'anfiteatro del Giardino dei Giusti di Milano, da poco riqualificato e inaugurato, non è una provocazione qualunque. Perché non è qualunque il luogo né la tempistica con cui si è manifestata. La mano che ha imbrattato con vernice rossa un luogo simbolo di Memoria e pace della nostra città, in un momento così delicato per il crescente clima di odio che si sta registrando (con le odiose minacce alla senatrice Segre), probabilmente non ha agito in maniera così casuale. Voglio inviare, perciò, tutta la mia solidarietà a Gariwo e al suo Presidente Gabriele Nissim, che sono certa non si faranno intimidire ma continueranno a far prevalere l'impegno per la pace e il contrasto ad ogni forma di odio". Così Silvia Roggiani, Segreraria metropolitana del Partito Democratico.

Anita Pirovano, a nome del Gruppo Consiliare di Milano Progressista: "Il Giardino dei Giusti é un bene comune preziosissimo per tutta la città. Chi lo vandalizza infanga la nostra memoria e mette a rischio il presente della civiltà dei diritti. All'indignazione per la deturpazione di questa notte deve unirsi un rinnovato impegno per promuovere antifascismo, rispetto e democrazia. Anche per questo lunedi saremo in piazza per/con Liliana Segre".

E Ada Lucia De Cesaris (Italia Viva) "Imbrattare il Giardino dei Giusti, da pocoinaugurato da Liliana Segre, è una vigliaccata. Ma Milano non arretrerà mai".

Da Vita e Pensiero: "Hanno danneggiato il Giardino dei Giusti inaugurato un mese fa. Hanno vandalizzato l’anfiteatro e gli impianti di illuminazione del Giardino del Monte Stella. C'eravamo anche noi il giorno dell’inaugurazione insieme ai Giusti continuano a leggere, gli studenti volontari dell’università Cattolica che credono nella bellezza della cultura. C' eravamo e continueremo ad esserci, ad alta voce. Solidarietà agli amici Gariwo".

E da Fabio Caneri, presidente Rosa Bianca: "Apprendiamo con stupore e indignazione degli atti vandalici che hanno deturpato il Giardino dei Giusti. Questo atto di inciviltà ha colpito un luogo di memoria per tutti e tutte noi significativo. La conoscenza di testimonianze di pace e nonviolenza di donne e uomini che - impegnandosi e mettendo a rischio della loro vita - hanno saputo proteggere il valore e la dignità dell'uomo in periodi oscuri della nostra storia rappresenta un punto di riferimento per la costruzione di una coscienza comunitaria capace di responsabilità verso ogni uomo e donna indipendentemente dalla loro provenienza geografica, sociale, culturale, etnica, religiosa. In questo tempo di nuovo muri in cui riemergono tratti di intolleranza, di odio, razzismo e antisemitismo che pensavamo relegati al passato, è di estrema importanza condividere storie, voci, pratiche di persone che dedicano la loro vita a costruire ponti e a cercare di costruire esperienze di dialogo e di convivenza. Vi ringraziamo per il vostro impegno nel riportare all'attenzione percorsi significativi, attraverso i quali riscoprire esempio, coraggio nel segno del detto del Talmud "chi salva un uomo salva il mondo intero", speranza per l'umanità. Solidarietà alle amiche e agli amici di Gariwo"

9 novembre 2019

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