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Giardino dei Giusti, una scelta di civiltà

appello a sostegno del progetto

Riproponiamo di seguito un appello a sostegno del progetto di riqualificazione del Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano, diffuso nell'ottobre 2015 e sottoscritto, tra gli altri, da Nando Dalla Chiesa, Ferruccio de Bortoli, Umberto Ambrosoli, Silvio Garattini, Don Gino Rigoldi, Franco Origoni, Andrée Ruth Shammah, Marco Vitale, Andrea Riccardi, Don Virginio Colmegna, Giovanni Bottalico ed Ennio Rota.

La grandezza e la qualità di una città non si misurano solo attraverso i traguardi economici che essa raggiunge o il successo degli eventi che produce. Ma anche attraverso le scelte che fa, i valori civili che propone. Per questo Milano parla di sé al mondo anche attraverso il "Giardino dei Giusti". Un segno della sua cultura e sensibilità civile. Una assunzione di responsabilità di fronte alla storia mondiale dei genocidi e delle ingiustizie, una carta di identità che include la città tra i grandi punti di riferimento civili al mondo. Un ruolo speciale in un momento in cui cresce il bisogno di avere riferimenti, testimoni, e perfino nascono forme di turismo civile, specie tra le generazioni più giovani, volte alla conoscenza dei luoghi e degli eroi della libertà e della giustizia.

La realizzazione del “Giardino dei Giusti” di Milano, riprodotto successivamente in diverse città europee, ha anche contribuito in modo significativo alla decisione del Parlamento Europeo di istituire la Giornata europea dei Giusti. Al valore morale della straordinaria ed encomiabile iniziativa civile inaugurata 13 anni fa al Monte Stella, si affianca il merito di aver contribuito non poco anche al risanamento ambientale e sociale di un’area emarginata e ricca solo di sterpaglie.

Anche per questo ci sembrano strumentali e pretestuose le critiche al progetto di riqualificazione del Giardino (1.500 metri quadri su circa 350.000) e gli attacchi al suo ideatore da parte di chi, allora e per decenni, non disse e non fece nulla.

Il progetto, che è passato al vaglio della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, degli uffici tecnici comunali oltre che della Giunta Pisapia e ha recepito anche molte delle obiezioni iniziali, a qualcuno potrà legittimamente non piacere, però, se valutato nella giusta prospettiva di luogo di memoria e di incontro, va difeso e sostenuto da tutti coloro che, condividendone l’ispirazione originaria, ritengono importante che Milano continui a poter promuovere iniziative che ne consolidino il ruolo di riferimento morale a livello nazionale e internazionale.

Stefania Aleni, giornalista, Pierangelo Arioli, bancario, Maurizio Alessandri, imprenditore, Vito Aló, avvocato, Umberto Ambrosoli, avvocato, Consigliere regionale, Andrea Astolfi, avvocato e docente di diritto a Pavia, Valentina Astolfi, avvocato, Dario Balotta, presidente Osservatorio Trasporti (ONLIT), Gianni Barbacetto, giornalista, Marco Belpoliti, scrittore e critico letterario, Giuseppe Berger, operatore culturale, Enzo Biassoni, produttore televisivo, Riccardo Billi, assicuratore, Francesco Bizzotto, assicuratore, Jean Blanchaert, artista, Piero Borghini, ex sindaco di Milano e Presidente della Fondazione Pier Lombardo, Giovanni Borroni, medico, Amedeo Borzillo, ingegnere, Giovanni Bottalico, presidente nazionale delle ACLI, Luca Cafiero, docente universitario in quiescenza ed ex Deputato, Renzo Canciani, dirigente d’azienda, già direttore del centro di produzione Rai di Milano, Dario Carella, giornalista Rai, Elio Carni, designer, Maurizio Carrara, presidente Consiglio di Indirizzo dell’ASP Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio, Claudio Casaletti, consulente bancario, Francesco M. Cataluccio, saggista e scrittore, Antonio Chiodo, pensionato, Janiki Cingoli, direttore del centro per la pace in Medio Oriente, Antonia Ciriaco, pensionata, Maurizio Cittone, imprenditore, Don Virginio Colmegna, presidente Casa della Carità, Giovanni Cominelli, esperto politiche educative, Bruno Contigiani, presidente associazione Vivere con lentezza, Dario Cossutta, consulente, Eleonora Costi, imprenditrice, Michele Costi, ingegnere e imprenditore, Giovanni Cozzi, dirigente d’azienda, Nando dalla Chiesa, docente universitario, Rosalba Dal Lago, Farmacista, Ferruccio de Bortoli, giornalista, Ada Lucia de Cesaris, avvocato, Ombretta Degli Incerti, dirigente scolastica in quiescenza, Dario Di Vico, giornalista, Paola Fascetti, operatore culturale, Antonio Ferrari, editorialista del Corriere della Sera, Claudio Ferri, responsabile Labo Consult, Dario Fertilio, giornalista, Daniel Fishman, pubblicitario, Gabriella Foglio, esperta in relazioni con i media, Cristiana Francia, dirigente d'azienda, Ruggero Gabbai, regista e presidente commissione Expo, Silvio Garattini, farmacologo, Egidio Gazzolo, professionista, Emilio Genovesi, amministratore delegato Material Connexion e curatore Parco della Biodiversità in Expo2015, Viviana Goren, giornalista, Phil Haddock, copy writer, Pietro Kuciukian, console onorario d'Armenia, Alessandro Litta Modignani, giornalista, Aldo Luperini, Biologo, Agop Manoukian, presidente Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, Roberta Martinis, storica dell'architettura,  Mario Martucci, imprenditore, Clara Moschini, insegnante, Franco Origoni, architetto, Rossana Ottolenghi, psicologa, Mario Piccinini, geometra, Liliana Picciotto, storica, ricercatrice CDEC, Giovanni Piras, dirigente bancario in quiescenza, Luigi Quaranta, giornalista, Andrea Riccardi, fondatore Comunità di Sant’Egidio, Don Gino Rigoldi, presidente Comunità Nuova e cappellano del carcere minorile ‘Cesare Beccaria, Carlo Riva, giornalista, Maria Grazia Riva, professore università Milano Bicocca, Ennio Rota, neurologo, già presidente di Legambiente Milano, Claudia Sabatini, consulente, Silvia Sacchi, giornalista del Corriere della Sera, Silvana Saija, notaio, Antonio Santangelo, esperto in innovazione e trasferimento tecnologico, Milena Santerini, deputata e presidente della No Hate Alliance del Consiglio d’Europa, Agnese Santucci, insegnante, Sergio Scalpelli, Direttore Relazioni esterne di Fastweb, Stefano Segre, imprenditore, Andrée Shammah, regista e direttore Teatro Franco Parenti, Colette Shammah, artista, Memo Siadinsv, libero professionista, Baykar Sivazljian, presidente dell’Unione degli Armeni d’Italia, Ranuccio Sodi, regista, Pietro Somaini, giornalista, Alberto Tazartes, imprenditore, Antonio Tazartes, imprenditore, Lorenzo Strik Lievers, docente universitario, Silverio Tomeo, professore, Aldo Tropea, dirigente scolastico in quiescenza - Consiglio Nazionale Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici, Maurizio Turio, ingegnere, Pietro Venturini, imprenditore, Sergio Vettore, pubblicista, Serena Vicari, docente universitario, Marco Stefano Vicario, ingegnere biomedico, Sergio Vicario, imprenditore, Silvia Vicario, laureanda in bioinformatica, Amedeo Vigorelli, filosofo, Marco Vitale, economista d’azienda, Antonio Volpe, imprenditore,

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La riqualificazione del Giardino di Milano

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