Un momento della visita al Giardino
Un gruppo di ragazzi del quartiere Gratosoglio di Milano, studenti venuti appositamente da Sarajevo e boy-scout musulmani provenienti dalla zona Nord di Milano, ha visitato il Giardino dei Giusti grazie all’iniziativa “Campus della Pace” organizzata da Don Giovanni Salatino con il supporto del Municipio 5. Obiettivo del campus era quello di fare in modo - attraverso attività culturali, pratiche sportive, laboratori - che i ragazzi provenienti da mondi differenti potessero trovare insieme “le ragioni della pace”.
A guidare il gruppo, raccontando le storie dei Giusti onorati al Giardino, l’ex consigliere di Zona 5 Samuele Menasce. “Mi ritengo seriamente fortunato, oltre ogni retorica, ad aver partecipato ad un momento del genere” scrive Menasce. “Vedere da vicino il buon esito dell’iniziativa mi ha ricordato quanto la buona politica sia lo strumento principale per contribuire in maniera determinante al bene pubblico”.
“Chi è un Giusto?”. A questa domanda i ragazzi hanno risposto in modo diverso e animato, finendo poi per trovarsi tutti d’accordo di fronte alla frase del Talmud «chi salva una vita salva il mondo intero». Il gruppo si è soffermato con molto interesse sui cippi dei vari Giusti, in particolare su quello di Svetlana Broz, medico bosniaco che da anni si impegna per costruire un clima di pace fra le diverse etnie balcaniche.
“La conoscenza, il dialogo con l'altro è l’unico antidoto possibile al razzismo e l’unico modo per riconoscersi tutti in quel fondo di Umanità che accomuna ogni persona, oltre ogni divisione” conclude Menasce, manifestando evidente soddisfazione per la giornata.