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Il Giardino dei Giusti, uno spazio speciale

di Pietro Kuciukian

Il cippo dedicato a Pietro Kuciukian al Giardino di Milano

Il cippo dedicato a Pietro Kuciukian al Giardino di Milano

Lo spazio del Monte Stella che la città di Milano ha dedicato ai Giusti e che ha consegnato alla memoria delle nuove generazioni in una condivisione e pluralità di esperienze, è un dono inestimabile e unico. Si tratta della memoria del bene, dell’universalità del concetto di Giusto che apre le pagine di tutti i genocidi e totalitarismi, che si estende ai resistenti morali, ai testimoni di verità, in una parola a tutti coloro che hanno agito per salvaguardare i valori più alti dell’Umanità.

Dall’esperienza di questi anni nasce ora la necessità di riqualificare il Giardino per renderlo più fruibile e in grado di accogliere giovani e adulti che partecipano a tutte le manifestazioni e cerimonie che qui si svolgono.

Il Giardino dei Giusti del Monte Stella è diventato infatti uno spazio speciale per i giovani studenti delle scuole di ogni ordine e grado, dai più piccoli ai più grandi che giungono sempre più numerosi, e che io incontro nella cerimonia annuale fin dal lontano 2003. Quanti i Giusti per gli armeni ai quali abbiamo reso onore togliendo dall’oblio il primo genocidio del ventesimo secolo, dimenticato e negato!

Mi colpisce l’atteggiamento dei giovani, serio, concentrato e partecipe. Mi colpisce e mi fa riflettere sul fatto che in un mondo nel quale prevale il racconto del male a ogni livello, dalla piccola cronaca ai grandi terribili eventi che segnano la nostra quotidianità, questa idea forte della “memoria del bene” costituisce una vera e propria boccata di ossigeno per le nuove generazioni. Sui volti e negli sguardi dei giovani, le testimonianze dei Giusti o dei famigliari dei Giusti, lasciano tracce visibili e si avverte che l’esempio di tanti uomini e donne coraggiosi che hanno saputo opporsi al male, diventa stimolo e alimento.

I giovani sentono che alla fine è il bene a vincere e che i Giusti ci insegnano a non arrenderci al male. Gli studenti, nei giardini, nei prati, nei campi sportivi passeggiano, corrono, giocano; nel Giardino dei Giusti riflettono e dialogano, vogliono capire e conoscere.

È soprattutto per loro che è stata pensata una riqualificazione dello spazio. Non si tratta di costruzioni monumentali che stravolgono l’ambiente ma di strutture aperte che lo rendano più fruibile e diminuiscano il disagio riscontrato nei momenti delle cerimonie e delle visite guidate. Ci sembra davvero impossibile che venga contestato in toto l’intervento sullo spazio-giardino e che non si possa trovare un accordo su poche strutture materiali avendo di fronte un’idea di questa portata, un’idea che come poche altre potrebbe veramente influire sulle scelte delle nuove generazioni. Se uno solo di questi giovani sarà capace da adulto di operare e agire in modo libero e coraggioso questo significherà ancora una volta che l’idea della memoria del bene è vincente. Non è Gariwo, non è l’Associazione, non siamo noi a imporre i nostri insegnamenti ai giovani; sono le testimonianze e le storie dei Giusti che noi raccontiamo a costituire l’orizzonte di un’esperienza vera e significativa.

In un momento storico di netta perdita dei valori umani, in un mondo in cui il concetto di giusto guadagno è stato sostituito in ogni ambito dal concetto di profitto illimitato e senza regole, il progetto di riqualificazione a Monte Stella del Giardino della memoria del bene - una realtà nata da persone di buona volontà sostenute da una grande forza ideale – potrebbe consentire la continuità e lo sviluppo di una esperienza che aiuta le nuove generazioni, chiamate a scelte di grande responsabilità, ad agire facendo proprio l’esempio dei Giusti.

Un giardino accogliente, fruibile, strutturato e leggibile non può che potenziare l’ideazione e il confronto, ma anche la meditazione, l’ascolto e il silenzio. I Giusti del giardino vivono e parlano ai giovani.

Le scelte di alto valore morale di uomini liberi e coraggiosi, le cui storie prendono vita dagli alberi di un giardino a loro dedicato sono un messaggio di bene chiaro, fruibile, visibile.

Si tratta di una scelta “contro corrente” rispetto a un mondo in cui dominano speculazione, lucro, egoismi.

Ciò che più colpisce in questa vicenda è l’incapacità non dico di fare proprie, ma almeno di ascoltare le ragioni dell’altro, liberi da pregiudizi. La lezione dei Giusti impone a tutti una chiarezza sul valore delle battaglie che conduciamo.

Pietro Kuciukian

Analisi di Pietro Kuciukian, Console onorario d'Armenia in Italia e cofondatore di Gariwo

30 giugno 2015

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