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Solidarietà all'Associazione per il Giardino dei Giusti

dopo gli atti di vandalismo al Monte Stella

Il Giardino dei Giusti al Monte Stella

Il Giardino dei Giusti al Monte Stella

Nelle notti del 12 e 13 gennaio, a due settimane dalla Giornata della Memoria, qualcuno ha deliberatamente danneggiato la recinzione del cantiere per i lavori nel Giardino dei Giusti di Milano. Un atto vandalico che evidenza un preoccupante clima di intolleranza e rifiuto di un confronto civile sul progetto dell’Associazione per il Giardino dei Giusti (composta da Comune di Milano, Gariwo, la Foresta dei Giusti, e UCEI - Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) per riqualificare l’area verde di ottomila metri quadrati all’interno del parco Monte Stella dedicata alla memoria degli uomini esemplari.

"È un segnale di come il disprezzo per la memoria e il lavoro di educazione alla tolleranza venga oggi allo scoperto senza più alcun pudore, come è avvenuto per la distruzione delle pietre di inciampo in vari luoghi del paese. Con questi lavori di riqualificazione abbiamo voluto fare del Giardino dei Giusti un luogo vivo di educazione alla responsabilità per i ragazzi delle scuole milanesi e di tutta la Lombardia”, ha dichiarato il Presidente di Gariwo, la foresta dei Giusti, Gabriele Nissim. “Non è bastato discutere per cinque anni, vincere al TAR, modificare il progetto venendo incontro alle esigenze di persone ragionevoli, trovare l’approvazione del Municipio 8, della Soprintendenza, della Giunta di Milano e della Conferenza dei servizi”.

Il progetto, curato dall'Architetto Stefano Valabrega e approvato lo scorso mese dagli organi competenti, è stato cambiato rispetto alla versione originaria, al fine di accogliere le obiezioni di alcuni cittadini e dell’associazione Italia Nostra, che nel 2015 si erano opposti all’iniziativa.

Il progetto è stato rivisto rispetto a quello inizialmente presentato dall’Associazione, reso meno impattante e di più semplice realizzazione, e ha ottenuto il via libera della Sovrintendenza e del Municipio 8” ha sottolineato l’Assessore al Verde Pierfrancesco Maran nel comunicato diffuso la scorsa settimana dal Comune di Milano, ringraziando l’Associazione per il Giardino dei Giusti per aver promosso un intervento “che contribuirà a tenere viva la memoria di tanti Giusti di tutto il mondo valorizzando al contempo la fruizione dell’area verde”.

Tra le reazioni all'episodio di vandalismo quella del Presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolè: “Siamo costretti a registrare il danneggiamento della recinzione del cantiere del Giardino dei Giusti al Monte Stella, un luogo dall’alto valore simbolico per la città e che svolge un’opera fondamentale a tutela della memoria. Al di là di cosa si pensi sul progetto di adeguamento del Giardino, che aspettiamo e di cui la città discute da tempo, sarebbe auspicabile che le diverse opinioni venissero manifestate in maniera civile, nel rispetto del luogo e della cultura di questa città”.

Netta presa di posizione da parte di Diana De Marchi,  Consigliera Comunale e Presidente Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano, e di Virginia Invernizzi, Consigliera del Municipio 8: "Nell'esprimere solidarietà all'associazione "Gariwo, la foresta dei Giusti" condanniamo questi gesti incivili ed antidemocratici poiché l'ok al progetto è stato dato sia in sede di consiglio di Municipio che in sede di consiglio Comunale e speriamo che il cantiere proceda speditamente per dare presto alla città uno spazio che sia non solo di ricordo, ma anche di stimolo per portarci a prendere posizione di fronte alle ingiustizie e fare tutti e tutte ciò che è possibile per fermarle". Nel comunicato Diana De Marchi Virginia Invernizzi ribadiscono che la riqualificazione "è dovuta al fatto che non c'è più spazio per piantare nuovi alberi e ricordare altri Giusti e Giuste, serve a potenziare il messaggio di questo luogo che ricorda tutti coloro che di fronte a tutte le dittature (quelle fasciste come quelle di matrice comunista) ed a tutti i tipi di pensiero unico (da quello di stampo mafioso a quello di chi ritiene criminale salvare persone nel Mediterraneo) hanno fatto la scelta di impegnarsi in prima persona per tutelare, più deboli, minoranze, discriminati". 

In questo senso, dice ancora la nota, va dunque la realizzazione di alcuni muretti su cui mettere targhe in ricordo dei "Giusti" e la costruzione di un auditorium all'aperto dove le numerose scuole che visitano il giardino potrebbero fermarsi a riflettere o ascoltare testimonianza. "Il progetto non prevede nessuna colata di cemento e nessun snaturamento del Monte Stella ed anzi si fonde con lo spirito del progetto di Bottoni, che voleva alzare un monumento sulle macerie della città rimaste dopo la II guerra mondiale. Come non si può vedere nella memoria dei Giusti, di chi si oppose al nazifascismo, un elemento fondamentale per ricostruire allora e continuare a costruire oggi la nostra Milano? Si vuole anche sottolineare che il progetto è stato discusso in numerose occasioni con le associazioni dei cittadini di zona e che è stato cambiato rispetto a quello presentato due anni fa anche per accogliere le loro posizioni".

Sulla vicenda è intervenuto Luca Carra, direttore del giornale Italia Nostra, che su Facebook ha denunciato le “nuove forme di intolleranza che si stanno diffondendosi anche in una città come Milano, come testimoniano gli atti vandalici sul cantiere del Giardino dei Giusti al Monte Stella" e ha dichiarato di sottoscrivere le parole di Gabriele Nissim aggiungendo: "dobbiamo essere pazienti ma anche fermi per non consentire questi gesti di disprezzo che rimandano a epoche terribili”.

Le sezioni di Italia Nostra Milano e Milano Nord si sono dichiarate “solidali con l’Associazione responsabile e promotrice del “Giardino dei Giusti” e si augurano che episodi come questo non si ripetano, non solo sul Monte Stella, ma in tutta la città”. Nel comunicato, sottoscritto da Edoardo Croci (Presidente Italia Nostra - Sezione di Milano) e Luisa Toeschi (Presidente Italia Nostra - Sezione Milano Nord), le due associazioni ricordano di aver ottenuto “attraverso una continua azione di critica e di proposta, una sostanziale revisione del progetto del Giardino dei Giusti, così come recentemente approvato dal Comune di Milano, dalla Soprintendenza e dal Municipio 8, più rispettoso degli spazi, del disegno delle falde della collina e con utilizzo della stessa pietra che già connota gli interventi del passato”.

Anche a livello nazionale Italia Nostra, che nel 2015 aveva presentato ricorso al TAR assieme ai comitati del No contro il vecchio progetto, ha preso le distanze dagli atti di vandalismo dei giorni scorsi.

Seppure persistano ancora alcune perplessità in merito al progetto del Giardino dei Giusti sul Monte Stella, ringraziamo l’Associazione Gariwo e il Comune per aver voluto rivedere il progetto, accogliendo parte delle richieste dei comitati, e ci dissociamo dai danneggiamenti del cantiere avvenuti sabato” dice il comunicato della Presidente nazionale di Italia Nostra Mariarita Signorini.

Italia Nostra fa poi riferimento al vincolo monumentale sul Monte Stella che il MiBAC (Ministero per i beni e le attività culturali) sta preparando. “La decisione del Ministero dovrebbe tenere conto della storia del Monte, memoria del tributo di distruzione pagato dalla città di Milano durante il secondo conflitto mondiale – infatti si tratta di un cumolo di macerie dovute ai bombardamenti. In attesa del pronunciamento del MiBAC, non abbiamo ancora presentato la richiesta di sospensiva dei lavori davanti al Consiglio di Stato”, conclude la nota.

Secondo il comunicato del Comune di Milano, l’intervento di riqualificazione, in carico all’Associazione per il Giardino dei Giusti che ha in concessione il giardino, prevede la realizzazione di nuovi percorsi in pietra, che culmineranno in un auditorium all’aperto per circa duecento persone. Lungo i sentieri verranno installate alcune targhe commemorative poste su un supporto prismatico in ferro e valorizzate da un’apposita illuminazione. Il tracciato sarà suddiviso in tre tappe: il Giardino del Dialogo, una sorta di piccola piazza con al centro un albero, il Giardino delle Sculture, che ospiterà un’esposizione temporanea di opere scultoree e il Giardino della Meditazione, concepito come una grande camera a cielo aperto dedicata alla sosta con sedute in pietra e una lunga panca.

Le piante ad alto fusto presenti nell’area verranno conservate, mentre l’ingresso Nord e quello Sud al camminamento saranno posti in evidenza con la posa di totem illuminati per consentire la fruizione del giardino anche nelle ore buie. L’intervento durerà quattro mesi per un costo di 800mila euro a carico dell’Associazione, conclude il comunicato del Comune.

Per chiarire meglio ai cittadini i lavori previsti, sabato 19 gennaio alle 9.30 presso il Giardino dei Giusti il progetto sarà illustrato nei dettagli dalla direzione dei lavori.

"Una buona notizia per i tanti che hanno a cuore il Monte Stella, desiderano tutelarlo e pretendono garanzie sull'effettiva integrazione del Giardino dei Giusti nel contesto ambientale del parco", ha scritto su Facebook Enrico Fedrighini, Assessore Verde Pubblico, Ambiente, Mobilità, Arredo Urbano del Municipio 8. "Via i muri, via le fondazioni, via il cemento, percorsi e piazzole realizzati con le pietre originali del parco, usate anche per i terrazzamenti. Tutto filtrante. Una brutta notizia, me ne rendo conto, per chi invece auspica una colata di cemento nel parco per fare propaganda, insieme agli arditi che, con sprezzo del pericolo, di notte hanno divelto la recinzione".

L’iter del progetto per la riqualificazione del Giardino dei Giusti era iniziato nel mese di marzo 2015, quando la Conferenza dei servizi del Comune aveva ha dato il via libera finale al primo progetto.

In aprile il Comitato “Proteggi il Monte Stella” insieme ad altri Comitati della zona 8 aveva presentato all’allora Presidente del Consiglio Comunale Basilio Rizzo la richiesta di un incontro per sollecitare l’annullamento del progetto, ritenuto invasivo, proponendo lo spostamento del Giardino ai margini della “Montagnetta”, in una zona degradata sopra la strada a scorrimento veloce. Le richieste erano state respinte, mentre era stata manifestata la disponibilità al confronto su eventuali modifiche al progetto originario.

Il 26 giugno 2015 il Comune di Milano, dopo il via libera della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, aveva approvato il progetto con la delibera n. 1183.

Alla fine del 2015, 73 cittadini e l’associazione Italia Nostra avevano presentato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per la Lombardia (Sezione Terza) contro il progetto di riqualificazione di allora.
Ricorso rigettato e dichiarato in parte inammissibile dal TAR nel febbraio 2017. Nella motivazione il TAR aveva sottolineato “come il progetto contestato, oltre a non prevedere “alcuna opera chiusa”, riguardi un’“area minima della complessiva estensione del parco, che rimarrà nello stato attuale per la stragrande maggioranza della sua superficie”. I giudici avevano osservato che “il progetto è volto a migliorare la fruibilità di tale porzione di Parco, in coerenza con le finalità per cui è stato istituito il Giardino dei Giusti”.

Inoltre il TAR aveva riconosciuto che l’intervento intendeva conservare “l’aspetto naturale che ad oggi caratterizza l’attuale Giardino dei Giusti” e che la contestata riqualificazione in realtà valorizza “la funzione educativa, sociale, ricreativa e didattica del verde nell’ambito urbano”.

Nonostante la sentenza favorevole del TAR, l’Associazione per il Giardino dei Giusti aveva ritenuto opportuno rivedere il progetto per alleggerire l’intervento e venire incontro alle richieste degli oppositori.
Il 10 gennaio, dopo l’approvazione del nuovo progetto, è stato dato via ai lavori con l'apertura del cantiere.

15 gennaio 2019

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