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Sostegno contro la vandalizzazione del Giardino del Monte Stella

i messaggi di solidarietà

Nelle notti del 12 e 13 gennaio qualcuno ha deliberatamente danneggiato la recinzione del cantiere per i lavori nel Giardino dei Giusti di Milano. Un atto vandalico che evidenza un preoccupante clima di intolleranza e rifiuto di un confronto civile sul progetto dell’Associazione per il Giardino dei Giusti (Comune di Milano, Gariwo e UCEI) per riqualificare l’area verde di ottomila metri quadrati all’interno del parco Monte Stella dedicata alla memoria degli uomini esemplari. Di seguito i messaggi di solidarietà e di condanna verso le azioni oltraggiose che sono state compiute:

Esprimo anche a nome dell'ANPI Provinciale di Milano profonda esecrazione per il vergognoso oltraggio al Giardino dei Giusti avvenuto a meno di due settimane dal Giorno della Memoria. 

Mentre esprimiamo tutta la nostra solidarietà, manifestiamo profonda preoccupazione per la sempre più preoccupante deriva razzista e antisemita che sta investendo l'Europa e il nostro stesso Paese. La memoria costituisce, oggi più che mai, l'antidoto più efficace contro questi pericolosissimi virus.

Roberto Cenati, Presidente Anpi Provinciale di Milano

Dopo gli atti di vandalismo, l'Associazione Puecher di Milano esprime forte solidarietà all'Associazione per il Giardino dei Giusti auspicando la realizzazione dell'intervento di riqualificazione nel tempo più breve possibile.

Pensando al Giardino dei Giusti del Monte Stella si può dire veramente che Milano è la capitale morale del Paese. Un valore che va difeso e fatto conoscere a tutti i cittadini.

Giuseppe Deiana, presidente Associazione Puecher

Nell'esprimere solidarietà all'associazione "Gariwo, la foresta dei Giusti", condanniamo questi gesti incivili ed antidemocratici poiché l'ok al progetto è stato dato sia in sede di consiglio di Municipio che in sede di consiglio Comunale e speriamo che il cantiere proceda speditamente per dare presto alla città uno spazio che sia non solo di ricordo, ma anche di stimolo per portarci a prendere posizione di fronte alle ingiustizie e fare tutti e tutte ciò che è possibile per fermarle.
La riqualificazione è dovuta al fatto che non c'è più spazio per piantare nuovi alberi e ricordare altri Giusti e Giuste, serve a potenziare il messaggio di questo luogo che ricorda tutti coloro che di fronte a tutte le dittature (quelle fasciste come quelle di matrice comunista) ed a tutti i tipi di pensiero unico (da quello di stampo mafioso a quello di chi ritiene criminale salvare persone nel Mediterraneo) hanno fatto la scelta di impegnarsi in prima persona per tutelare, più deboli, minoranze, discriminati.
In questo senso va dunque la realizzazione di alcuni muretti su cui mettere targhe in ricordo dei "Giusti" e la costruzione di un auditorium all'aperto dove le numerose scuole che visitano il giardino potrebbero fermarsi a riflettere o ascoltare testimonianza. Il progetto non prevede nessuna colata di cemento e nessun snaturamento del Monte Stella ed anzi si fonde con lo spirito del progetto di Bottoni, che voleva alzare un monumento sulle macerie della città rimaste dopo la II guerra mondiale. Come non si può vedere nella memoria dei Giusti, di chi si oppose al nazifascismo, un elemento fondamentale per ricostruire allora e continuare a costruire oggi la nostra Milano? Si vuole anche sottolineare che il progetto è stato discusso in numerose occasioni con le associazioni dei cittadini di zona e che è stato cambiato rispetto a quello presentato due anni fa anche per accogliere le loro posizioni.

Diana De Marchi, Consigliera Comunale e Presidente Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano e Virginia Invernizzi, Consigliera del Municipio 8

I recenti danneggiamenti al cantiere del Giardino dei Giusti, al parco Monte Stella a Milano, sono una brutta notizia per tutta la città, sono episodi che preoccupano e che vanno fermamente condannati. All’Associazione per il Giardino dei Giusti (fondata da Comune di Milano, Gariwo e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) esprimo tutta la mia solidarietà, mi auguro che il progetto così come approvato dal Comune possa presto vedere la luce. La mia gratitudine va a tutti coloro i quali si stanno impegnando per dare a Milano un luogo dove poter continuare a coltivare la memoria e ricordare chi, nel mondo, si è strenuamente battuto contro le dittature e le ingiustizie più profonde.

Carlo Borghetti, Vice Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia

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