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Il messaggio di sostegno di Adnane Mokrani

per l'inaugurazione del Giardino dei Giusti di Tunisi

Il 15 luglio verrà inaugurato il Giardino dei Giusti di Tunisi, il primo in un Paese arabo, all'interno dell'Ambasciata italiana. L'iniziativa, frutto del lavoro congiunto di Gariwo e della Farnesina, ha ricevuto anche il sostegno di Adnane Mokraniteologo musulmano e professore di studi islamici al Pontificio Istituto di Studi Arabi e di Islamistica (PISAI) e alla Pontificia Università Gregoriana. Qui di seguito il suo messaggio.

I Giusti sono quelli che danno senso alla Storia, alla memoria e all’esistenza umana sul pianeta Terra, sono quelli che ci assicurano che il piano di Dio nella creazione non è invano, quelli che annunciano che un futuro diverso è possibile, che la nostra fiducia nella bontà umana è ben fondata. Sono spesso persone nascoste e invisibili, che hanno preferito rischiare la vita fino a sacrificarla per salvare altre vite umane.


Il Giardino dei Giusti a Tunisi è una risposta simbolica al terrorismo tramite i testimoni di vita, di cultura e di civiltà umana: la coraggiosa guida turistica, Hamadi Bensessalem, che ha salvato un gruppo di turisti italiani durante la strage del museo del Bardo, e Khaled al-Asaad, l’archeologo di Palmira ucciso dai terroristi.
Non può mancare il nome di Mohamed Bouazizi, il simbolo di una gioventù marginalizzata e dimenticata dalla dittatura. La Tunisia dopo la rivoluzione ha riscoperto la sua identità plurale e colorata, l’identità inclusiva come eredità del passato e come scelta del futuro, per una cittadinanza piena e senza discriminazioni. Qui sta il legame nascosto tra Bouazizi e Khaled Abdul Wahab, che ha salvato gli ebrei a Mahdia durante l’occupazione nazista.
Il nome di Abdul Wahab non è un dettaglio di cornice, ma rappresenta un ideale umano supremo, e ci fa ricordare un volto luminoso nella Storia delle relazioni tra musulmani ed ebrei, una Storia che non si può ridurre al conflitto israelo-palestinese che è durato troppo causando grandi danni. 

I tunisini ebrei rappresentano la comunità religiosa più antica del paese, prima dell’islam e del cristianesimo. L’atto di Abdul Wahab era un atto di grande solidarietà umana e di grande solidarietà nazionale allo stesso tempo.

13 luglio 2016

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