Nowolipki, 01-026
Varsavia
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Fondazione Giardino dei Giusti di Varsavia
Il Giardino dei Giusti di Varsavia è stato creato come un'iniziativa comunitaria ispirata dal lavoro della Fondazione Gariwo. In Polonia, che ha sperimentato due ideologie totalitarie, l'idea promossa da Gariwo di creare Giardini e onorare le persone che, in Europa e nel mondo, si sono battute contro il nazismo e il comunismo, genocidi, omicidi di massa, crimini contro l'umanità commessi, nel ventesimo e ventunesimo secolo, ha trovato una viva risonanza.
Il 6 marzo 2013, in occasione delle prime celebrazioni della Giornata Europea dei Giusti, presso la History Meeting House di Varsavia si è costituito un Comitato composto da personalità del mondo della scienza e della cultura, guidato dal primo ministro della Repubblica di Polonia Tadeusz Mazowiecki. Il Comitato si proponeva di sostenere progetti educativi che promuovessero le azioni dei Giusti e di inaugurare il Giardino dei Giusti a Varsavia, primo in Polonia. In risposta all'appello del primo ministro Tadeusz Mazowiecki, apparso sulla stampa polacca, il sindaco del distretto Wola di Varsavia ha accolto l'iniziativa e ha donato i terreni per la costruzione del Giardino dei Giusti. In una lettera al Primo Ministro, scrisse: "Sarà un grande onore per il distretto di Wola che il Giardino dei Giusti possa essere costruito qui."
Il Giardino dei Giusti di Varsavia è stato così inaugurato nel 2014, meno di un anno dopo la morte di Tadeusz Mazowiecki.
Nel 2023, nel decimo anniversario dell'istituzione da parte del Parlamento europeo della Giornata europea dei Giusti, l'iniziativa nata come popolare e dal basso ha assunto una forma istituzionalizzata, trasformandosi nel Giardino della Fondazione dei Giusti. Glie enti che lo gestiscono sono la Fondazione Auschwitz-Birkenau e la Fondazione Gariwo. Come membro del Comitato figura anche l'economista di fama internazionale Józef Wancer, la cui biografia è intrecciata con la Storia: nasce nel gulag e la maggioranza dei suoi familiari furono uccisi nei ghetti e ad Auschwitz.
A livello locale, la Fondazione opera in stretta collaborazione con le autorità di Varsavia e la History Meeting House.
Il Giardino dei
Giusti a Varsavia ha un significato simbolico non solo per
Varsavia ma soprattutto per la storia del mondo. Si trova sul sito
dell'ex ghetto di Varsavia, i cui 400.000 abitanti sono stati
brutalmente sterminati durante la Seconda guerra mondiale. Nelle
vicinanze si trova la chiesa di Sant'Agostino, che fu l'unica chiesa
del ghetto di Varsavia a sopravvivere alla conflagrazione del
dopoguerra e dove durante le persecuzioni gli ebrei in fuga dal ghetto furono ospitati. Vicino al Giardino, all'interno del
Ghetto di Varsavia, si trovava anche il più grande orfanotrofio per
bambini ebrei gestito da Janusz Korczak durante la guerra. Sulla
stessa strada, in via Dzielna, lungo la quale si trova il Giardino dei Giusti, si trovava la prigione PAWIAK che durante la Seconda guerra mondiale divenne un luogo di esecuzione per circa 100.000 polacchi. Persone di
discendenza ebraica, come Janusz Korczak e Emanuel Ringelblum, furono detenuti lì, così come persone che diedero aiuto alla popolazione
ebraica, tra cui Irena Sendler. Infine, proprio a poche centinaia di metri dal
Giardino, nel seminterrato di una casa in via Nowolipki 68, era
nascosto l'Archivio Ringelblum.
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Nome |
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Hasan Mazhar governatore di Ankara che, nonostante i crimini del governo e il silenzio della società, si rifiutò di prendere parte al genocidio degli Armeni |
Magdalena Grodzka-Guzkowska membro dell’esercito clandestino polacco che ha salvato molti ebrei del Ghetto |
Antonia Locatelli fu assassinata per aver denunciato il genocidio in Ruanda |
Marek Edelman vicecomandante dell'insurrezione nel ghetto di Varsavia e militante di Solidarność |
Pëtr Grigor'evič Grigorenko generale e dissidente |
Jan Karski cercò invano di avvertire le Grandi Potenze della Shoah |
Nelson Mandela il gigante dell'anti-apartheid |
Tadeusz Mazowiecki Intellettuale cattolico e consigliere di Solidarność |
Anna Politkovskaja giornalista investigativa, fu assassinata a Mosca per aver denunciato l'orrore della guerra in Cecenia |
Władysław Bartoszewski una grande figura morale di resistenza ai totalitarismi |
Witold Pilecki un valente soldato dell'Esercito polacco che si fece internare ad Auschwitz per testimoniare l'orrore |
Padre Jan Zieja una vita dedicata al prossimo e alla difesa della libertà contro ogni totalitarismo |
Jan Jelinek parroco ceco dal villaggio Kupychiv in Volyn. Durante la guerra ha aiutato ebrei, polacchi, ucraini, tedeschi e sovietici |
Roberto Kozak diplomatico argentino, che negli anni '70, durante la dittatura di Augusto Pinochet, ha aiutato i perseguitati del Cile |
Raphael Lemkin il grande giurista che ha formulato la definizione di genocidio e l'ha imposta al mondo |
Armin T. Wegner si appellò ai leader del suo tempo per fermare i genocidi contro gli armeni e gli ebrei |
Adalbert Wojciech Zink il sacerdote polacco che si rifiutò, nel 1953, di firmare la dichiarazione per l'arresto del Primate Stefan Wyszyński |
Raoul Wallenberg il diplomatico svedese che ha salvato migliaia di ebrei in Ungheria |
Ewelina Lipko-Lipczyńska insegnante polacca che nascondeva gli ebrei durante la Seconda guerra mondiale |
Arsenij Borisovič Roginskij studioso dei crimini stalinisti, fondatore e presidente di “Memorial” |
Stanislav Evgrafovič Petrov l'uomo che forse ha salvato il mondo |
Natal’ja Evgen’evna Gorbanevskaja la poetessa dissidente che manifestò contro l’invasione della Cecoslovacchia |
Karol Modzelewski storico del Medio Evo, coraggioso, appassionato e intransigente combattente per la democrazia in Polonia |
Liu Xiaobo scrittore e anima di Carta 08, il manifesto per lo Stato di diritto nella Cina comunista |
Antonina Wyrzykowska La storia eroica e drammatica di una donna generosa |
Hrant Dink giornalista che promosse il dialogo e la riconciliazione tra turchi e armeni |
Emanuel Ringelblum L’ uomo che sacrificò la propria vita per salvare la Storia degli ebrei polacchi |
Julia Ilisińska L’umanità ai bordi del Campo di Auschwitz-Birkenau |
Jan Żabiński Il direttore dello zoo di Varsavia che salvò numerosi ebrei |
Antonina Maria Erdman Żabińska Moglie del custode dello Zoo di Varsavia, salvò circa 300 ebrei nascondendoli nella struttura e nella sua abitazione |
Bronisław Geremek Consigliere di Solidarność e artefice dell'ingresso della Polonia in Europa |
Moshe Bejski l'uomo che creò il Giardino dei Giusti |
Wilm Hosenfeld l'ufficiale che salvò il famoso pianista Władysław Szpilman |
Alfreda “Noncia” Markowska durante il Porrajmos rischiò la vita per salvare il maggior numero di bambini, rom o ebrei |
Gareth Jones il giornalista gallese che denunciò l’Holodomor |
Sergej Adamovic Kovalëv Uno dei più importanti difensori dei diritti umani in Unione Sovietica e in Russia |