Visita al "Bosco dei Giusti", presso il Parco delle Groane.

È stato un susseguirsi di pensieri, riflessioni e ascolto quello che ha caratterizzato l’iniziativa di due giorni promossa dell’Associazione “Senza confini” per celebrare il gemellaggio con il Vescovado di Assisi.

L’incontro è iniziato con la visita al Giardino dei Giusti al Montestella di Milano, dove Salvatore Pennisi della Commissione educazione di Gariwo ha illustrato a un gruppo di venti Assisiani la storia del Giardino e di alcuni suoi Giusti. In questa occasione, i presenti hanno inoltre potuto conoscere la storia dei fondatori di Gariwo - Gabriele Nissim, Pietro Kuciukian, Ulianova Radice e Annamaria Samuelli - il cui operato ha dato un contributo enorme alla nuove generazioni. Allargando il significato di “Giusto Tra le Nazioni” non solo ai non ebrei che salvarono ebrei durante la Shoah, Gariwo ha infatti permesso di onorare e ricordare anche tutti coloro che, durante i genocidi della Storia e quelli attuali, con i loro ‘no’ al male hanno contribuito personalmente a invertirne il corso.

La prima giornata di visita a Seveso si è infine conclusa con la celebrazione della Santa Messa in Santuario a San Pietro da parte del Vescovo di Assisi Mons. Giuseppe Sorrentino, e la cena in oratorio con il Parroco Don Carlo Pirotta, il Sindaco Paolo Butti, l’assessore Luigia Caria e alcuni Sevesini.

La seconda giornata si è aperta con la messa a dimora di un albero al Bosco dei Giusti - presso la Polveriera del Parco delle Groane di Solaro - dedicato a coloro che ad Assisi salvarono più di 300 ebrei. A seguire, si è tenuto un incontro intenso e ricco di significato, introdotto dal Presidente del Parco Roberto della Rovere e dal primo direttore del Centro Parco Groane Fabio Lopez. Durante la mattinata, i presenti hanno potuto ascoltare la testimonianza del sig. D’Urbino, ebreo scampato con la moglie alla persecuzione Nazifascista, il discorso profondo di Mons. Sorrentino e il racconto di Marina Rosati, ideatrice e curatrice del museo della memoria Assisi 1943-44. L’incontro è stato reso ancora più interessante dalla proiezione dello spettacolo sulla storia di Assisi da parte dei ragazzi dell’Accademia AMA Cartanima di Seregno e dalla lettura delle poesie dei ragazzi dell’Istituto De Gasperi di Seveso.

Il viaggio degli amici Assisani è proseguito con la visita al Memoriale della Shoah, dove sono stati accolti dal vice Presidente Roberto Jarach, dal Presidente della Comunità ebraica Milo Hashbani, dalla vice Sindaca di Milano Anna Scavuzzo e dal Presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolé. Una visita nel “nulla” dove il rumore assordante dei treni della Stazione, coprendo la voce della guida, ha reso ancora più pesante l’ascolto dei racconti di chi non c’è più e di chi è nostro dovere ricordare.

Il Memoriale è simbolo di accoglienza in una Milano che durante i grandi arrivi di migranti ha saputo dare strette di mano e calore a chi aveva perso tutto; è la forza dei Giusti raccontata dal Presidente di Gariwo Gabriele Nissim; sono le poesie dei ragazzi dell’Istituto De Gasperi di Seveso ascoltate al buio, nel silenzio, attraverso quella luce che taglia l’oscurità nella stanza dell’ascolto.

A finire, l’abbraccio del Rabbino capo Alfonso Arbib al Vescovo Domenico Sorrentino: un abbraccio di Pace e accoglienza, che rappresenta l’augurio di tutti noi per quell’umanità ferita nel mondo che non trova una dimensione.

Grazie a tutti coloro che hanno permesso questi due giorni. Ci auguriamo di poter riprendere il cammino e dare “un altro senso” a questa visita, ricambiando il prossimo anno ad Assisi le strette di mano, i sorrisi e gli abbracci ricevuti in questi giorni.