
Una splendida giornata di sole ha salutato venerdì 5 maggio l’ultima Cerimonia di intitolazione degli alberi dei Giusti dell’Associazione Senza confini al Bosco di Solaro.
Sono stati messi a dimora due nuovi alberi dedicati all’imprenditore desiano Ambrogio Mauri e a Laila e Lakshmi, una giusta afgana e una indiana, entrambe hanno combattuto nei rispettivi Paesi alla difesa dei diritti delle donne. Erano presenti oltre a Roberta Miotto e Rossana Colombo dell’ Associazione Senza Confini, il presidente del Parco delle Groane Roberto della Rovere, Nando dalla Chiesa, Luca Lo Presti di Fondazione Pangea Onlus e il fotoreporter Ugo Panella. C’era la figlia di Ambrogio Mauri, Roberta Mauri, il sindaco di Desio Roberto Corti, il sindaco di Seveso Paolo Butti e tanti studenti del Liceo Scientifico e Classico E. Majorana di Desio e dell’istituto comprensivo di Via De Gasperi di Seveso.
“È stato un anno impegnativo ma ricco di emozioni e soddisfazioni", ha ricordato Roberta Miotto. "Con questi ultimi riconoscimenti abbiamo onorato ben otto Giusti in un momento storico molto difficile per l’umanità. A partire dallo scorso ottobre con il medico di Lampedusa Pietro Bartolo per proseguire con Giacomo Bassi, Agostino Andermark, Yusra Mardini, Alex Langer e per finire con la cerimonia di oggi che ci vede molto emozionati anche per la presenza per noi importante del Prof. Dalla Chiesa. È proprio grazie a lui e al suo stimolo che sei anni fa abbiamo deciso di darci un appuntamento fisso, ogni anno, con un albero dedicato ad un Giusto per la Legalità pensando a quell’impegno civile, anche a rischio della loro vita, che tanti hanno preso per combattere contro le mafie e la corruzione. Averlo tra noi, oggi, è il riconoscimento di essere nel Giusto e uno stimolo per continuare questo cammino anche se difficile ed impegnativo".
Nando Dalla Chiesa ha poi sottolineato la figura dell’imprenditore Ambrogio Mauri partendo dal significato del Bosco dei Giusti: “Questi alberi che ricordano persone normali, giuste, hanno un valore elevatissimo. Non conoscevo la storia di Mauri fino a qualche anno fa quando è stato pubblicato il libro che ne racconta la vicenda. È una storia che parla a tutti, di una persona morta per onestà, uccisa dalla corruzione e dall’ indifferenza che ruota intorno alla corruzione. Non so quanto la sua morte sia stata utile in qualche maniera a coloro che guidano la vita pubblica, ma noi abbiamo il compito di farne rivivere il ricordo affinché ciò avvenga”.
Roberto Della Rovere, in qualità di presidente del Parco delle Groane, si è rivolto ai giovani presenti, ricordando loro come i semi dei giusti possono crescere dentro di noi e migliorarci, spingendoci a non avere paura ma ad essere sempre pronti al confronto. A nome di Pangea Onlus, Luca Lo Presti ha ribadito inoltre l'importanza di conferire il titolo di Giuste a due donne, battagliere, che hanno saputo lottare nelle difficoltà: "Due storie di estremo coraggio in territori dove le donne non sono riconosciute. Laila tenuta in un buco con le sue due figlie ha combattuto con una forza incredibile perché ormai morta non poteva che risorgere, così come Lakshmi, giovane donna disabile costretta ai lavori più umili ora diventata, grazie a Pangea, capace di gestire il proprio denaro e quello di tante altre donne nelle sue condizioni”.
Infine il messaggio Roberto Corti, sindaco di Desio, si è soffermato sulla figura del concittadino Mauri, "imprenditore dalle indubbie capacità e creatività, padre di famiglia, fu assessore all’Urbanistica nel Comune di Desio, ruolo difficile e delicato che svolse in modo retto e trasparente. Rimangono ancora tracce importanti della pianificazione urbana datata 1972. A Desio è stato lui dedicato un parco a simbolo del suo grande impegno e contributo per l'arricchimento della nostra comunità".
La bellissima cerimonia è stata allietata dalle musiche dei giovani allievi del Liceo Majorana, Tommaso Mauri, Gaia Marzi e Matilde Cesana che hanno suonato e cantato brani emozionanti.
Roberta Miotto, referente dell'Associazione Senza Confini