Il 24 aprile di ogni anno il popolo armeno ricorda l'anniversario del Metz Yeghern (il Grande Male), il genocidio iniziato nel 1915 dal Governo dei Giovani Turchi ai danni della minoranza armena nei territorio sotto il dominio ottomano. In Armenia una folla immensa confluisce nella capitale Yerevan per la processione a Dzidzernagapert (la Collina delle rondini), dove sorge il Mausoleo che ricorda le vittime dello sterminio. Al termine della cerimonia vengono tumulate nel Muro della Memoria le ceneri, o un pugno di terra del luogo di sepoltura di un Giusto, in segno di gratitudine del popolo armeno. Oltre che per onorare queste figure esemplari, nel Giardino dei Giusti per gli armeni, accanto al Museo del Genocidio, gli alberi vengono dedicati alle personalità internazionali che si recano a rendere omaggio alle vittime del Metz Yeghern. Questo luogo della memoria è stato creato nel 1995 dal direttore del museo Laurenti Barseghian e da Pietro Kuciukian, fondatore del Comitato Internazionale I Giusti per gli armeni - La memoria è il futuro, che assegna il titolo a chi si è adoperato per fermare le stragi, salvare i perseguitati o testimoniare al mondo la verità del genocidio. Così, accanto ai Giusti e ai testimoni dell’epoca, sono ricordate le personalità che ancora oggi si battono per salvaguardare la memoria di quegli eventi tragici e rendere giustizia alle vittime. Alcune strade e scuole, in Armenia, sono dedicate a questi Giusti.
Il Muro della Memoria di Yerevan
per ricordare i Giusti per gli armeni
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Le figure onorate in questo Giardino
- Bodil Katharine Biørn
- l'infermiera che ha documentato il genocidio armeno
- James Bryce
- lo statista irlandese che ha documentato il genocidio armeno
- Fayez El Ghossein
- le sue memorie, sono uno dei primi documenti a testimonianza del genocidio armeno
- Anatole France
- premio Nobel, si è battuto per la libertà intellettuale e la dignità umana
- Giacomo Gorrini
- ruppe il silenzio per testimoniare la tragedia armena
- Mostra tutti...
- Karen Jeppe
- ha salvato i perseguitati armeni nascondendoli, distribuendo acqua per le carovane e vestendo con abiti curdi e arabi i deportati
- Johannes Lepsius
- ha dedicato una vita ad aiutare i sopravvissuti al genocidio armeno
- Henry Morgenthau
- l'ambasciatore americano che ha aiutato gli armeni
- Fridtjof Nansen
- creò uno speciale passaporto per gli apolidi e le vittime dei genocidi
- Armin T. Wegner
- si appellò ai leader del suo tempo per fermare i genocidi contro gli armeni e gli ebrei
- Franz Werfel
- lo scrittore de "I 40 giorni del Mussa Dagh"
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