Giusti
Marc Fermont e Carmela Rubin ricordano Moshe Bejski
Gariwo presenta Il Memorioso, lo spettacolo che andrà un scena per il Giorno della Memoria dedicato a Moshe Bejski con due ritratti inediti del Presidente della Commissione dei Giusti di Yad Vashem.
La Bontà insensata al Teatro Franco Parenti
Il 24 gennaio 2011 alle ore 18.00. al Teatro Franco Parenti, per il Giorno della Memoria presentazione del nuovo libro di Gabriele Nissim La bontà insensata. Il segreto degli uomini giusti, edito da Mondadori. Intervengono, oltre all'autore, l'editorialista del Corriere della Sera Antonio Ferrari, il filosofo Salvatore Natoli, il docente dell'Università Cattolica Vittorio Emanuele Parsi, la direttrice del Teatro Franco Parenti Andrée Ruth Shammah, l'oncologo Umberto Veronesi. All'interno sarà presto disponibile una rassegna stampa dell'evento editoriale.
Nascono gli alberi del Bosco dei Giusti
Il 30 gennaio 2011 dalle ore 10.00 presso la Sede Consorzio Parco delle Groane di Solaro (MI), Cerimonia di messa a dimora dei primi tre alberi dedicati ai Giusti nel Parco delle Groane a Solaro. Intervengono Alberto Malinghero, Roberta Miotto, Gabriele Nissim, Antonio Ferrari, Franco Perlasca.
A Milano lo spettacolo "Il Memorioso"
Il Comitato Foresta dei Giusti
presenta per il Giorno della Memoria 2011
IL MEMORIOSO
Breve guida alla Memoria del Bene
Bartali, il campione che salvò gli ebrei
Leonardo Coen sul quotidiano La Repubblica presenta il racconto di Giorgio Goldenberg, che racconta: "se sono vivo e ho 78 anni lo devo a Gino Bartali". Il corridore nascose i documenti falsi da consegnare agli ebrei in fuga nella canna e nel sellino della bicicletta e offrì rifugio alla famiglia Goldenberg.
La storia di Kira Obolenskaja
La donna durante gli interrogatori ebbe il coraggio di dire: "Io non appartengo a quel genere di persone che condividono il programma del potere sovietico".
I "Giusti"
esempi di resistenza morale al male estremo
La storia del Novecento è drammaticamente segnata da crimini contro
l'Umanità, come il genocidio del popolo armeno nel 1915-'16; la Shoah
nel corso della Seconda Guerra Mondiale; i gulag nel periodo del
comunismo; le tragedie del Rwanda e dei Balcani negli anni '90. In
ognuna di queste situazioni estreme sono esistiti uomini che hanno
trovato la forza di opporsi al Male seguendo il principio della
responsabilità personale.
Se non si può rintracciare con parametri rigidi la figura del "Giusto", se ne possono cogliere alcune caratteristiche comuni, presenti in
tutte le esperienze genocidarie. Ciò che conta è la capacità di
ascoltare la propria coscienza, di difendere il principio di umanità al
di là dei condizionamenti ideologici, religiosi, politici, o etnici,
sociali e culturali. Il paradigma è la preziosa esperienza della Commissione dei Giusti di Yad
Vashem, allargata e approfondita nel segno di una riflessione
universale sull'uomo.