Giusti
La lezione della Bulgaria al mondo di oggi
"Quando si ha il coraggio di dire pubblicamente la verità sulle possibili conseguenze dei nazionalismi si possono convincere anche le persone che la pensano diversamente. Il problema di oggi è che tutto viene accettato senza una resistenza culturale." Di Gabriele Nissim
Il segretario comunale che non denunciò gli Ebrei
La giornalista Enza Nunziato - impegnata nella diffusione del messaggio dei Giusti e rappresentante di Gariwo nella città di Benevento - ci racconta la storia di Raffaele Di Donato, un uomo che, pur sapendo di rischiare, non esitò a occultare ai tedeschi le liste dei prigionieri nei campi di internamento in Abruzzo.
Il Giusto quotidiano che può salvare il mondo
“Il Bene possibile” può essere inteso come “non posso fare di più”, “non posso fare di meglio”. Tuttavia, è l’istanza del momento che definisce la possibilità. È, detto in termini più profondi, “la chiamata”. Il Giusto risponde a un’impellenza.
Elevazione morale, Gariwo e l'importanza di ri-raccontare le storie dei Giusti
L'antropologo Craig T. Palmer, già professore all'università del Missouri, riflette sul compito di Gariwo di raccontare e fare conoscere le storie e l'esempio morale dei Giusti, illustrando il concetto di "elevazione morale", il desiderio che queste storie instillano nelle persone, di emulare i comportamenti virtuosi.
I Giusti e la dimensione insacrificabile della vita
Il Giusto nel suo atto mostra che non c’è mai una ragione necessaria per sacrificare una vita, nemmeno per un sommo ideale, perché altrimenti entriamo in una contraddizione assoluta: l’ideale è infatti rendere la vita insacrificabile. Di Massimo Recalcati.
Il soccorso americano durante il nazismo
La mostra del Museo dell’Olocausto di Washington, Americans and the Holocaust, descrive il comportamento del popolo americano rispetto alla Shoah, evidenziandone in particolare le mancanze, e i momenti in cui avrebbe potuto intervenire per ridurre il numero delle vittime. Nonostante questo però, ci racconta anche storie di aiuto da parte di persone e organizzazioni americane verso gli ebrei durante gli anni della persecuzione nazista.
I "Giusti"
esempi di resistenza morale al male estremo
La storia del Novecento è drammaticamente segnata da crimini contro
l'Umanità, come il genocidio del popolo armeno nel 1915-'16; la Shoah
nel corso della Seconda Guerra Mondiale; i gulag nel periodo del
comunismo; le tragedie del Rwanda e dei Balcani negli anni '90. In
ognuna di queste situazioni estreme sono esistiti uomini che hanno
trovato la forza di opporsi al Male seguendo il principio della
responsabilità personale.
Se non si può rintracciare con parametri rigidi la figura del "Giusto", se ne possono cogliere alcune caratteristiche comuni, presenti in
tutte le esperienze genocidarie. Ciò che conta è la capacità di
ascoltare la propria coscienza, di difendere il principio di umanità al
di là dei condizionamenti ideologici, religiosi, politici, o etnici,
sociali e culturali. Il paradigma è la preziosa esperienza della Commissione dei Giusti di Yad
Vashem, allargata e approfondita nel segno di una riflessione
universale sull'uomo.