Giusti
Il monumento della scelta a Lampedusa
Ho pensato alla storia di mia mamma. Se io sono potuto venire al mondo lo devo a dei pescatori, che con la loro barca, nel 1943, portarono i miei nonni, mia mamma e le sue sorelle dall’isola di Evia in Grecia fino alle coste della Turchia. Di questa storia della Shoah parlo spesso per ricordare il nostro dovere morale verso i migranti.
La responsabilità globale
Dal primo incontro dei nostri Ambasciatori e collaboratori, e dall'analisi di Gabriele Nissim "Il ruolo di Gariwo: l'educazione alla responsabilità globale", è nata una riflessione, ricca di spunti preziosi e nuovi obiettivi, sull'identità e il futuro di Gariwo.
I Giusti nello sport
Tra i Giusti tra le Nazioni spiccano alcune personalità dello sport che hanno messo a repentaglio le loro vite per salvare persone in difficoltà. Ecco alcune storie.
Sul futuro di Gariwo: Educare alla scelta del bene
Mentre non è arduo continuare a celebrare chi ha ascoltato la coscienza nel passato, e ha compiuto gesti profondamente umani per proteggere e sostenere chi era vittima della più feroce ingiustizia, è più difficile individuare i Giusti di oggi, adeguando la ricerca alle convulsioni di un mondo nel quale sembrano saltate quasi tutte le certezze.
L’eterno inciampo e il metodo della paranoia critica
Il Giusto deve sapere usare l’arte della clownerie, che, come spiega una maestra di teatro, fa ridere la gente nel mostrare i propri veri difetti. Deve sapere usare l’arte della vicinanza, perché deve prendersi cura anche del dittatore, come un medico che lo cura e gli salva la vita anche se lo considera il peggiore tra gli aguzzini.
Ruolo e identità di Gariwo - Una pluralità “giusta”
Come regista, come direttrice di un teatro, come persona che lavora ogni giorno nel tentativo di gettare dei semi che producano coscienza di sé, della società e del mondo (bello e terribile) che abitiamo, mi sento molto vicina a Gariwo. A dirigere le nostre azioni è quella stessa volontà, il desiderio di provare e mostrare con l'esempio che è sempre possibile un cambiamento.
I "Giusti"
esempi di resistenza morale al male estremo
La storia del Novecento è drammaticamente segnata da crimini contro
l'Umanità, come il genocidio del popolo armeno nel 1915-'16; la Shoah
nel corso della Seconda Guerra Mondiale; i gulag nel periodo del
comunismo; le tragedie del Rwanda e dei Balcani negli anni '90. In
ognuna di queste situazioni estreme sono esistiti uomini che hanno
trovato la forza di opporsi al Male seguendo il principio della
responsabilità personale.
Se non si può rintracciare con parametri rigidi la figura del "Giusto", se ne possono cogliere alcune caratteristiche comuni, presenti in
tutte le esperienze genocidarie. Ciò che conta è la capacità di
ascoltare la propria coscienza, di difendere il principio di umanità al
di là dei condizionamenti ideologici, religiosi, politici, o etnici,
sociali e culturali. Il paradigma è la preziosa esperienza della Commissione dei Giusti di Yad
Vashem, allargata e approfondita nel segno di una riflessione
universale sull'uomo.