Giusti
Addio a Edelman
Simbolo della rivolta del Ghetto di Varsavia nel 1943, leader del movimento Solidarnosc contro la dittatura del governo comunista polacco, dopo il Golpe del 1981 è stato prigioniero del generale Jaruzelski.
Marek Edelman ha dedicato la sua vita a preservare la memoria di coloro che si sono battuti per la salvaguardia della dignità umana. È stato un punto di riferimento etico per migliaia di giovani polacchi.
Assassinati in Cecenia e Dagestan
Dopo l'omicidio della giornalista Estemirova, altri due attivisti per i diritti umani uccisi in Cecenia. Un giornalista ucciso in Dagestan.
Condannata Aung San Suu Kyi
La condanna al termine del processo farsa per impedirle la partecipazione alle elezioni del 2010. Le pressioni internazionali hanno scongiurato una pena più dura. In seguito accolta la richiesta di appello.
Nuovo processo Politkovskaya
Il giornale Novaya Gazeta, per il quale Anna Politkovskaya lavorava, ha annunciato che il nuovo processo per l'assassinio della giornalista inizierà presso il tribunale militare di Mosca il 5 agosto.
L'assassinio di Hrant Dink
Il cronista giudiziario Kemal Goktas ha pubblicato in turco "Hrant Dink Cinayeti: Medya, Yargi, Devlet". Il libro analizza i comportamenti dello Stato e dei media che portarono all'omicidio del giornalista Hrant Dink.
Ero a Varsavia quando l'hanno ucciso
Editoriale di Annalia Guglielmi, collaboratrice di Gariwo ed esperta di Europa dell'Est
Ho visto per la prima volta padre Popieluszko quando era cappellano alla chiesa di sant’Anna, la chiesa della pastorale universitaria, dove mi fermavo a dormire quando ero a Varsavia; qui avevo sempre l’occasione di trovare
…I "Giusti"
esempi di resistenza morale al male estremo
La storia del Novecento è drammaticamente segnata da crimini contro
l'Umanità, come il genocidio del popolo armeno nel 1915-'16; la Shoah
nel corso della Seconda Guerra Mondiale; i gulag nel periodo del
comunismo; le tragedie del Rwanda e dei Balcani negli anni '90. In
ognuna di queste situazioni estreme sono esistiti uomini che hanno
trovato la forza di opporsi al Male seguendo il principio della
responsabilità personale.
Se non si può rintracciare con parametri rigidi la figura del "Giusto", se ne possono cogliere alcune caratteristiche comuni, presenti in
tutte le esperienze genocidarie. Ciò che conta è la capacità di
ascoltare la propria coscienza, di difendere il principio di umanità al
di là dei condizionamenti ideologici, religiosi, politici, o etnici,
sociali e culturali. Il paradigma è la preziosa esperienza della Commissione dei Giusti di Yad
Vashem, allargata e approfondita nel segno di una riflessione
universale sull'uomo.

Il libro
Gli internati militari italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943 - 1945
Mario Avagliano, Marco Palmieri