Giusti
L’eroe sconosciuto che salvava i bambini ad Auschwitz
Fredy Hirsch, l'atleta ceco, gay dichiarato, che aiutò i bambini deportati a Terezin e Auschwitz con una combinazione necessaria di disciplina e igiene. Dall'agonismo alla pratica quotidiana della giustizia anche nelle situazioni più estreme, vi proponiamo la sua storia, raccontata su Haaretz il 5 aprile dalla docente di Storia della Shoah all'università Ben Gurion di Israele Michal Aharony.
Difendere la comunità indigena del Cherán
È stata assassinata a gennaio in Messico Guadalupe Campanur, 32 anni, attiva nella difesa della comunità indigena del Cherán; "Le eco-mafie - si legge sul sito Greenreport.it - avevano nel mirino Guadalupe fin da quando fondò la Ronda Comunitaria de Cherán...
L'insegnante olandese che salvò 600 bambini durante la Shoah
Johan Van Hulst, morto il 22 marzo all'età di 107 anni, durante la guerra dirigeva un college ad Amsterdam. Il suo istituto venne a trovarsi accanto a una sorta di "nursery" collegata a un campo di transito per la deportazione degli ebrei, e lui scelse di aiutare i bambini a fuggire, accogliendoli nelle classi e smistandoli presso famiglie di resistenti.
Guatemala, chi difende i difensori dell'ambiente?
Secondo il Guardian, sono 17 i defender uccisi nel 2018. Il guatemalteco Ronald David Barillas Díaz è stato ucciso il 9 gennaio nella città di Taxisco. Era attivo nel parlamento indigeno del popolo Xinca e in una consulta che valutava i rischi dell'attività mineraria.
"Alcuni dei più gravi crimini contro l'umanità del nostro tempo sono avvenuti in Sinai"
La giornalista Ayelett Shani del quotidiano israeliano Haaretz ha incontrato a Neve Shalom Wahat al Salam l'attivista per i diritti dei rifugiati Alganesh Fessaha, Presidente della ONG "Gandhi", che si occupa di fare liberare le persone sequestrate dai trafficanti di esseri umani. Alganesh - onorata, oltre che nel Giardino di Neve Shalom, anche da Gariwo con un albero nel Giardino dei Giusti di Milano Monte Stella - racconta senza filtri una realtà fatta di orrore, violenza, repressione, riduzione in schiavitù, che colpisce gli eritrei in patria e mentre cercano di fuggire. Proponiamo di seguito la traduzione dell'intervista apparsa sul quotidiano il 24 marzo 2018.
Verso un "diritto all'ambiente"?
Ventiquattro Stati dell’America Latina e dei Caraibi hanno firmato un accordo legalmente vincolante contenente misure per proteggere i difensori ambientali. Una misura che dovrebbe essere presa anche dalle Nazioni Unite. Nel frattempo, gli attivisti continuano a morire mentre cercano di difendere il Pianeta.
I "Giusti"
esempi di resistenza morale al male estremo
La storia del Novecento è drammaticamente segnata da crimini contro
l'Umanità, come il genocidio del popolo armeno nel 1915-'16; la Shoah
nel corso della Seconda Guerra Mondiale; i gulag nel periodo del
comunismo; le tragedie del Rwanda e dei Balcani negli anni '90. In
ognuna di queste situazioni estreme sono esistiti uomini che hanno
trovato la forza di opporsi al Male seguendo il principio della
responsabilità personale.
Se non si può rintracciare con parametri rigidi la figura del "Giusto", se ne possono cogliere alcune caratteristiche comuni, presenti in
tutte le esperienze genocidarie. Ciò che conta è la capacità di
ascoltare la propria coscienza, di difendere il principio di umanità al
di là dei condizionamenti ideologici, religiosi, politici, o etnici,
sociali e culturali. Il paradigma è la preziosa esperienza della Commissione dei Giusti di Yad
Vashem, allargata e approfondita nel segno di una riflessione
universale sull'uomo.

La storia
Marek Edelman
vicecomandante dell'insurrezione nel ghetto di Varsavia e militante di Solidarnosc