Lavoratrice in una fonderia keniota, scoprì che le emissioni dello stabilimento stavano arrecando gravi danni all’ambiente e agli abitanti della comunità locale. Il primo segnale le arrivò quando suo figlio venne ricoverato in ospedale dopo un periodo di grave malessere: i medici spiegarono che i sintomi erano dovuti a un avvelenamento da piombo, trasmesso attraverso il latte materno.
Phyllis fondò Il Centrer for Justice, Governance and Environmental Action e convinse i centri medici locali a condurre indagini sui pazienti per provare l’avvelenamento.
Per il suo impegno e le sue denunce è stata più volte arrestata e aggredita, ma la sua battaglia ha portato alla chiusura dello stabilimento incriminato.
Per la sua lotta in favore dell'ambiente ha ricevuto il Goldman Environmental Prize nel 2018.