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Andrea Ghetti (1912 - 1980)

cofondatore di OSCAR, insieme a Don Giovanni Barbareschi

Mons. Andrea Ghetti (detto Baden) nasce a Milano l’11 marzo 1912. A quindici anni, proprio mentre il regime fascista decretava lo scioglimento dei Reparti Asci - gruppo del quale faceva parte insieme al fratello Vittorio -, pronuncia la promessa scout. Dall’autunno 1929 fa parte del gruppo clandestino delle Aquile randagie.

Ghetti si iscrive poi alla facoltà di filosofia, conseguendo la laurea nel 1935. Durante la discussione della sua tesi, si rifiuta di indossare l’obbligatoria camicia nera fascista. Dopo pochi giorni entra nel Seminario Lombardo di Roma, e nel 1939 celebra la sua prima messa nella chiesa di S. Maria Incoronata, sua parrocchia natale. Diventa poi insegnante a Lecco e quindi a Milano di storia, filosofia e religione. In questi anni conosce e stringe forte amicizia con mons. Montini, futuro Paolo VI.

Durante il periodo bellico fonda, insieme tra gli altri a Don Giovanni Barbareschi - a cui è stato dedicato un albero del Giardino dei Giusti nel 2014 - la struttura clandestina “OSCAR” (Organizzazione Scout - termine poi sostituito con Soccorso - Collocamento Assistenza Ricercati) per il salvataggio dei perseguitati dai nazifascisti. Sotto questo insospettabile nome di persona, Ghetti ed i suoi compagni rischiano la vita e la libertà per salvare uomini, donne, famiglie, soldati, religiosi, chiunque fosse vittima di quella violenta oppressione. Ghetti affronta anche un durissimo viaggio per riportare in Italia gli internati nei lager, portando con sé speranza, primi aiuti ed il conforto della fede.

Nel 1945 è nominato Assistente Ecclesiastico regionale dell’ASCI Lombarda: in questo ruolo, con l’assenso dell’arcivescovo di Milano, cardinal Alfredo Ildefonso Schuster, promuove la rinascita dello scoutismo cattolico in Lombardia assieme a Giulio Cesare Uccellini e al fratello Vittorio.

Nel dopoguerra è molto attivo nel campo della carità, operando per raccogliere fondi a favore dei mutilatini di don Gnocchi, per aiutare le popolazioni colpite dall’alluvione del Polesine, i profughi della rivolta ungherese e gli sfollati del Vajont.

Non manca il suo impegno giornalistico: Ghetti dirige infatti fin dalla fondazione il mensile “Il Segno e la rivista scout “Servire”.

Muore il 5 agosto 1980 in un inciderne stradale in Francia, durante il campo estivo dei suoi rover. A lui e al fratello Vittorio è stato conferito l’Ambrogino d’oro della città di Milano nel 1980.

Segnalato dalla nipote Giulia Negri per il Monte Stella - cerimonia 2018

Giardini che onorano Andrea Ghetti

Trovi un albero nel Giardino Virtuale Storie del Monte Stella.

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