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Padre Italo Laracca (1904 - 1997)

soccorritore e figura di rifermento per tutti i bisognosi durante la Seconda guerra mondiale

Chierico regolare somasco, ha operato per il bene della popolazione di Velletri colpita duramente dall’avanzata bellica sul fronte laziale durante la Seconda guerra mondiale. Successivamente, ha realizzato, sempre a Velletri, l'orfanotrofio di San Martino ed è diventato figura di riferimento per tutti i bisognosi. Un soccorritore, ma anche una imminente figura del dialogo tra fede religiosa e politica.

Italo Mario Laracca nasce a Minturno, ora in provincia di Latina, da Giovanni Laracca e Francesca Zambarelli il 22 luglio del 1904. Molto giovane entra come seminarista nella congregazione dei Padri Somaschi, così come il fratello Luigi, seguendo l’esempio dello zio Padre Luigi Zambarelli. Si laurea in Diritto Canonico il 19 luglio del 1935 e, il 2 ottobre dello stesso anno, succede a Padre Francesco Salvatore come parroco della parrocchia di San Martino a Velletri, che guiderà quasi ininterrottamente fino al 1982 e dove poi è vissuto fino alla sua morte. Dal 1943 al 1945, la sua opera missionaria e caritatevole si svolge nella città di Velletri mentre questa veniva distrutta dai bombardamenti alleati, che preparavano l’avanzata delle forze di terra da Anzio verso Roma. In questo periodo, Padre Laracca scrive quotidianamente un diario di guerra appuntando eventi, nomi, piccoli fatti e anche esperienze dirette, oltre alle preghiere. Nel 1946 diventa Rettore degli Orfani a Santa Maria in Acquiro in Roma, viene poi nominato Procuratore Generale dell’Ordine e a ottobre Superiore della Casa Generalizia Somasca a Roma.

Nel 1949 è decorato con la Medaglia di bronzo al valore militare per quanto fatto in aiuto della popolazione durante la Guerra, esperienza dalla quale trasse la raccolta di scritti per la pubblicazione – nel 1964 – del volume “Tra le rovine di Velletri”, giunto ad oggi alla sua settima edizione. La produzione letteraria di Padre Laracca non si esaurisce qui, nel 1966 dà alle stampe un libretto contenente le poesie dello zio Padre Luigi Zambarelli e nel 1967 la monografia “La chiesa di San Martino e i PP. Somaschi a Velletri dalle origini al 1967“.

Nel 1975 è insignito della Croce pro Ecclesia et Pontifice e, dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone, dei titoli di Commendatore e Grande Ufficiale della Repubblica. Il 13 marzo del 1982 lascia, per raggiunti limiti di età, la guida della parrocchia di San Martino dove continua a vivere e dove riceve, il 22 gennaio 1993 (data simbolica per la città ricorrendo il 50esimo anniversario dell’inizio dei bombardamenti alleati) dal sindaco Patrizio Saraceni la Cittadinanza Onoraria Veliterna.

Alle tre del mattino del 14 febbraio 1997 Padre Italo Mario Laracca si spegne all’ospedale di Velletri lasciando sgomenta l’intera città, che gli tributerà l’ultimo saluto nella cattedrale di San Clemente e poi con un corteo funebre che la attraversa per tutta la lunghezza del centro storico.

Il ricordo di “Padre Curato” rimane vivo a Velletri grazie ai meriti e all’esempio tracciato nel cuore di molti, come simboleggiano le inaugurazioni di un bassorilievo bronzeo nella Sala delle Lapidi del Palazzo Comunale (1998) e il busto marmoreo, realizzato dall’Associazione a lui dedicata, posto davanti alla Cappella funeraria dei Padri Somaschi al cimitero civico (2002).

Candidatura proposta da Fabio Ciarla

Giardini che onorano Padre Italo Laracca

Trovi un albero nel Giardino Virtuale Storie del Monte Stella.

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