Figure esemplari segnalate da Gariwo
- Bulgaria
- Blaga Dimitrova la poetessa della rivoluzione di velluto
- Radoj Ralin la satira contro il totalitarismo
- Zelu Zelev l'autore de "Lo Stato totalitario"
- Cecoslovacchia
- Vaclav Benda portavoce di "Charta 77"
- Jan Carnogursky difensore degli oppositori cechi
- Věra Čáslavská l'atleta ceca che si voltò in segno di protesta durante l'inno sovietico
- Miklos Duray scrittore diritti delle minoranze
- Emil Zatopek la "locomotiva umana"
- Vaclav Havel leader della "Rivoluzione di velluto"
- Jan Chryzostom Korec vescovo della Chiesa clandestina
- Dana Nemcova tra i primi firmatari di "Charta 77"
- Jan Palach una speranza nel cielo di Praga
- Jan Patocka filosofo di "Charta 77"
- Anna Sabatova difesa dei diritti dell'uomo
- Milan Simecka critico del pensiero utopico e del socialismo reale
- Josef Zverina teologo di "Charta '77"
- Germania Est
- Wolf Biermann chansonnier tedesco tra est e ovest
- Bärbel Bohley eroina della resistenza nella Germania dell'Est
- Robert Havemann esponente del dissenso marxista
- Reiner Kunze poeta dissidente
- Walter Schilling il pastore delle comunità dei giovani
- Polonia
- Wladyslaw Bartoszewski una grande figura morale di resistenza ai totalitarismi
- Bogdan Borusewicz coordinatore nazionale di Solidarnosc clandestina
- Marek Edelman vicecomandante dell'insurrezione nel ghetto di Varsavia e militante di Solidarnosc
- Bronislaw Geremek dirigente di Solidarnosc
- Ryszard Kaczorowski presidente del governo ombra polacco nel 1989
- Lech Kaczynski membro della direzione di Solidarnosc
- Janusz Krupski membro del Comitato Direttivo di Solidarnosc
- Zofia Kuratowska il medico di Solidarnosc
- Jacek Kuron dirigente di Solidarnosc e fondatore del KOR, Comitato di difesa operaia
- Helena Luczywo fondatrice della rivista clandestina Robotnik (Operaio)
- Tadeusz Mazowiecki membro di Solidarnosc
- Adam Michnik membro di Solidarnosc per la regione Masovia
- Halina Mikołajska attrice dissidente polacca
- Ewa Milewicz membro del Comitato aiuto operaio (KOR)
- Alina Pienkowska la leggenda di Solidarnosc
- Emila Plater la donna soldato
- Maciej Plazynski presidente del Parlamento nel 1997
- Padre Jerzy Popieluszko sacerdote martire di Solidarnosc
- Irena Zofia Romaszewska e "Radio Solidarnosc"
- Arkadiusz Rybicki autore dei 21 postulati degli scioperanti
- Barbara Skarga filosofa di Solidarnosc
- Joanna Szczęsna firma del giornalismo culturale polacco, ha dedicato la vita alla scrittura e alla difesa dei diritti umani
- Anna Walentynowicz la Madre coraggio dei Cantieri di Danzica
- Lech Walesa leader di Solidarnosc
- Adalbert Wojciech Zink il sacerdote polacco che si rifiutò, nel 1953, di firmare la dichiarazione per l'arresto del Primate Stefan Wyszyński
- Romania
- Gabriel Andreescu giornalista rumeno impegnato per i diritti umani e le libertà civili
- Doina Cornea dissidente anticomunista
- Mircea Dinescu il poeta della coscienza rumena
- Vasile Paraschiv fondatore del primo Sindacato Libero dei Lavoratori Rumeni
- Laszlo Tokes eroe della Rivoluzione di Timisoara
- Ion Vianu psichiatra, voce di Radio Europa Libera
- Ungheria
- Istvan Bibo dissidente rivoluzione ungherese del 1956
- Ferenc Donath dissidente della rivoluzione ungherese del1956
- Ágnes Heller filosofa ungherese, fondatrice e massimo esponente della "Scuola di Budapest"
- Janos Kenedi storico dissidente
- Cardinale Jozsef Mindszenty oppositore al dialogo tra Chiesa e regime comunista
- Ottilia Solt redattrice della rivista clandestina “Beszèlo”
- Miklos Szabo redattore della rivista clandestina “Beszèlo"
I dissidenti del totalitarismo
nei regimi comunisti dell'Europa centrale
Il cosiddetto “dissenso” nei regimi comunisti dell’Est europeo non è riducibile alla semplice connotazione di “opposizione” suggerita dalla definizione, ma deve essere considerato innanzitutto come il tentativo di costruire una “polis parallela” basata sulla responsabilità di ogni cittadino e volta a occupare gli spazi di libertà culturale, sociale e umana strappati al regime totalitario all’interno del tessuto sociale. Gli esponenti di Charta ’77 e di Solidarnosc, come Vaclav Havel, Radim Palous, Jacek Kuron, Adam Michnik, hanno sempre sottolineato che il “il potere dei senza potere” consiste nel vincere la paura attraverso la forza creata da un’assunzione collettiva di responsabilità, testimoniata dall’esortazione a “vivere la verità” in una società basata sulla menzogna. Molto spesso la loro azione di “dissenso” consisteva nel reclamare l’applicazione delle leggi, come quella sulla libertà di coscienza, e degli accordi internazionali sottoscritti dai loro Paesi, come gli Accordi di Helsinki. Da qui è nato un ampio movimento in grado di influire sui comportamenti e sulla mentalità dell’opinione pubblica, al punto che - a parte la Romania – il sistema totalitario è stato rovesciato in modo pacifico, senza spargimento di sangue, con una nuova classe dirigente riconosciuta dalla maggioranza della popolazione, pronta ad assumersi la responsabilità della cosa pubblica.