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Claire Ly (1946)

in "Tornata dall'inferno" testimonia il genocidio cambogiano

Claire Ly nasce in Cambogia il 25 ottobre 1946  da una famiglia benestante di imprenditori. Laureata in Diritto e Filosofia, diventa insegnante e poi alta funzionaria del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1975 è deportata in un campo di lavoro forzato dove rimane fino al 1979 quando, alla caduta del regime, emigra in Francia. Mascherando la sua origine “borghese” riesce a sopravvivere con i due figli grazie all’identificazione da parte dei khmer rossi come “forza lavoro primaria”. In quegli anni vengono uccisi il marito, il padre e i fratelli. 

Le persone fucilate, ci racconta, secondo i Khmer rossi si erano “meritati” la loro sorte, in un’interpretazione distorta e assassina del concetto buddhista del karma o delle conseguenze delle proprie azioni. "Per quanto riguarda il messaggio buddhista - racconta Claire Ly - è stato manipolato dai khmer rossi. Loro hanno strumentalizzato la credenza nel karma, che vuol dire l’azione e le sue conseguenze. I khmer rossi hanno spiegato ai nostri contadini che i fucilati avevano avuto nient’altro che ciò che si erano meritati. Quindi avevano compiuto degli atti malvagi. Questo è un modo di glissare su ciò che dice la religione buddhista veramente. Fu anche una crudeltà estrema quella di dire che le vittime erano responsabili della loro sorte. E questo si trova in tutte le religioni. Questa è la manipolazione dei khmer rossi".

Claire trova dentro di sé la forza e il coraggio di resistere anche attraverso la conversione al cristianesimo. Lentamente, comincia a elaborare un pensiero sul perdono e la riconciliazione “all’incrocio tra le culture e le religioni”. “La compassione è un sentimento che tocca sia cristiani che buddhisti. – dice Claire -. C’è qualcosa al fondo di noi stessi che esce, perché ci sentiamo che l’altro è un essere umano come noi. Quindi la bontà è un sentimento quasi immediato, che non discende quasi del tutto da un ragionamento”.

Claire Ly racconta la sua ostinata lotta per la sopravvivenza nel libro Tornata dall’inferno, testimonianza preziosa del genocidio cambogiano. Dal 17 aprile 2012 a Claire Ly sono dedicati un albero e un cippo al Giardino dei Giusti di tutto il Mondo di Milano. 

Giardini che onorano Claire Ly

Claire Ly è onorata nel Giardino di Milano - Monte Stella.

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