Reinhold Chrystman ha salvato 700 ebrei durante l'Olocausto, molti dei quali bambini, impiegandoli e nascondenoli in una fabbrica di vetro a Piotrków Trybunalski, vicino a Lodz, in Polonia. Diede loro permessi di lavoro e creò, all'interno della fabbrica stessa, un rifugio per i bambini della città.
Chrystman ha gestito ogni dettaglio della vita nella fabbrica di vetro. Ha impiegato un gran numero di polacchi e oltre 700 ebrei. Stranamente impiegava nella fabbrica un numero insolito di giovani ebrei, poco più che bambini, che venivano designati come "lavoratori qualificati essenziali", un espediente che Chrystman utilizzava per poter salvare più vite possibili.
Fondò una mini-famiglia all'interno della fabbrica. Assunse una giovane donna ebrea appena sedicenne, Franka Berk, il cui unico compito era quello di supervisionare e prendersi cura dei bisogni di 8-9 bambini, dai 2 ai 10 anni. Uno di questi si chiamava Israel Lau e, sopravvissuto, sarebbe in seguito diventato il rabbino capo di Israele, Rav Israel Lau.
Chrystman avrebbe potuto essere denunciato, ma è andato avanti lo stesso, rischiando la propria vita pur di salvare quella di più ebrei possibile. Era un cristiano evangelico, un battista e un polacco Volksdeutsche. Non si è unito mai al partito nazista.
Emigrò dall'Austria in Brasile alla fine degli anni '40, dove morì negli anni '60.
Ha ricevuto un riconoscimento dal Memoriale Anna Frank di Boise, Idaho.
Candidatura proposta da Jerry Klinger