Nata a Fez, in Marocco, nel 1940, è considerata in tutto il mondo fra le più autorevoli e originali intellettuali dei paesi arabi, grazie al suo innovativo lavoro di sociologa e studiosa dell’Islam. Ha completato la sua formazione accademica studiando alla Sorbona e alla Brandeis University negli USA e oggi insegna sociologia all’Università Mohammed V di Rabat, in Marocco. Nota in Italia per i suoi romanzi e in particolare per La terrazza proibita, si è sempre distinta per le coraggiose prese di posizione a favore della libertà femminile, che giudica perfettamente compatibile con i precetti del Corano.
I suoi libri sono letti in tutto il mondo e tradotti in più di venti lingue. Dal 1997 sostiene il programma “Sinergie Civique” e dal 2000 anima gli incontri che vanno sotto il nome di “Caravane Civique”, giunti alla sesta edizione. Il progetto consiste nell’organizzare workshop in alcune delle realtà periferiche del paese, coinvolgendo professionisti della comunicazione che si prestino ad entrare in contatto con gli aderenti alle molte, minuscole e spesso finanziariamente inesistenti, organizzazioni non governative (ong) marocchine.
Bibliografia sintetica
- Le donne del profeta, ECIG, 1992
- Le sultane dimenticate, Marietti, 1992
- Chahrazad non è marocchina, Sonda, 1993
- La terrazza proibita, Giunti, 1996
- L’harem e l’Occidente, Giunti, 2000
- Islam e democrazia, Giunti, 2002
- Karawan. Dal deserto al web, Giunti, 2004
- La terrazza proibita. Vita nell'harem, Giunti, 2005
Giardini che onorano Fatima Mernissi
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