Nasce nel 1949 a Baidoa, in Somalia, in una famiglia tradizionale, che considera la donna interamente soggetta alla volontà del maschio. A soli 8 anni viene sottoposta all'infibulazione, il brutale rito della mutilazione dei genitali, che provoca la morte di un'altra sorella per l'infezione seguita all'intervento. Inizia a frequentare la scuola all’età di 10 anni, in conformità alla tradizione che trascura completamente l'istruzione delle bambine. Tuttavia, con l'aiuto economico di un fratello riesce a proseguire gli studi fino alla laurea. Trova un lavoro come insegnante e si dedica alla formazione generale delle bambine.
Per Hawa l'istruzione è un diritto fondamentale e per questo intraprende una dura battaglia per garantire alle donne del suo Paese un'opportunità costantemente negata.
Negli anni '70 fonda ed organizza in Somalia 42 centri di educazione alla vita familiare (Family Live Education Center) in 36 distretti, con 600 maestri/maestre e con più di 2000 studentesse, tra donne e ragazze. Negli anni ‘80 lavora alacremente in favore di donne e bambini rifugiati, creando 16 centri di nutrizione in 6 regioni al Nord, al Sud, e nell'Ovest della Somalia.
Nell'agosto del 1999 fonda un Centro d'Istruzione Femminile per la Pace e lo Sviluppo (GECPD - Galkayo Educational Center for Peace and Development) a Galkayo nel Puntland. Il GECPD si propone l’obiettivo di proteggere la salute e il benessere psichico e sociale delle donne. Tale obiettivo è perseguito facilitandone l’accesso all'educazione di base e ai servizi sanitari; incrementando le risorse economiche, stimolando la partecipazione all'attività politica e promuovendo la pace e la riconciliazione tra le comunità somale. Parte integrante dell'educazione alla salute è la lotta contro le mutilazioni genitali femminili.
Il Centro impernia la sua attività sul principio fondamentale che va garantita a tutte le ragazze la frequenza della scuola primaria. In 200, di età compresa tra gli 8 e i 18 anni, partecipano alla vita del Centro: sono tutte ragazze che erano state escluse dall'istruzione durante la guerra civile. Il programma di studi è inteso a fornire alle donne la piena consapevolezza dei propri diritti civili e sociali.
I fondamentalisti chiamano il Centro "la scuola del diavolo". Le ragazze che la frequentano spesso vengono aggredite per strada, e bande di giovani assoldati dai nemici della scuola spesso la assaltano distruggendo materiali e strumentazione. La stessa Hawa Aden è minacciata costantemente nel suo lavoro.