
Poetessa, pittrice e fotografa, conosce Liu Xiaobo negli anni ottanta e si sposano mentre lui è detenuto in un campo di rieducazione nel periodo 1996-1999. Da quel momento, Liu Xia comincia il suo impegno per i diritti umani, dando voce costantemente ai valori e alle idee di Liu Xiaobo, premio Nobel per la Pace 2010 (non potè mai ritirare il Premio, simbolicamente consegnato a una sedia vuota) e anima di Carta 08, il manifesto per lo Stato di diritto nella Cina comunista.
Nel 2010 Liu Xia, sostenitrice della battaglia per i diritti umani del marito imprigionato e ridotto al silenzio, è sottoposta agli arresti domiciliari in modo da evitare che diffonda la testimonianza di Liu Xiaobo. Le viene anche proibito di mantenersi economicamente, fatto che la indurrà in un grave stato di povertà.
Liu Xia decide, nonostante il grave prezzo personale che paga, di rendere noto, chiedendo una mobilitazione a livello internazionale, il clima di paura e mancanza di libertà e in cui lei e Liu Xiaobo sono costretti a vivere solo per aver testimoniato la verità. Non può comunicare con il marito, che muore il 13 luglio 2017 a causa di un tumore al fegato, scarcerato solo qualche settimana prima quando il cancro è in fase terminale.
Nel 2018, dopo una serie di appelli di intellettuali e attivisti in suo sostegno, Liu Xia, fortemente debilitata dalla perdita del marito e dal suo stato di arresto durato 8 anni, può lasciare la Cina e si trasferisce in Germania per iniziare una nuova vita.
Giardini che onorano Liu Xia
Liu Xia è onorata nel Giardino di Milano - Monte Stella.