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Un documentario sulla Scuola del Mediterraneo di Recco

una bella storia da Recco a New York e ritorno

Un frame del documentario

Un frame del documentario

Di seguito alcuni passaggi della ricostruzione della storia della Scuola Del Mediterraneo di Recco realizzata da Angelo Reggiani e Maria Pia Abbracchio. La storia ha ispirato il documentario diretto da Adel Oberto.

Andammo ad abitare a Villa Palme a Recco nel dicembre 2009 e avvertimmo subito che quel posto era speciale, ma all’inizio non prestammo particolare attenzione. Qualche tempo dopo, navigando casualmente in rete, trovammo un articolo a firma Laura Gottlob sulla Scuola del Mediterraneo di Recco fondata nel 1934 proprio nella nostra villa. La lettura di quell’articolo fu il momento preciso in cui la storia cominciò ad interessarci davvero.

L’articolo della Gottlob, pubblicato sul Bollettino della Comunità ebraica di Milano, riportava che la Scuola era stata fondata dal Prof. Hans Weil, un ebreo tedesco membro della Facoltà di Sociologia dell’Università di Francoforte e allontanato nel 1933. Lo scopo della Scuola era dare a ragazzi ebrei dai 6 ai 18 anni provenienti dalla Germania un rifugio sicuro e un'educazione basata su un progetto pedagogico che si rifaceva alle idee dell’umanesimo sociale ispirate dalla tzedakà, termine ebraico che significa giustizia.

L’articolo si concludeva affermando che la villa non esisteva più in quanto distrutta dai bombardamenti durante la guerra. Questo ovviamente non era vero, dato che nella villa noi ci abitavamo! Quindi, scrivemmo al giornale dell’errore e questo ci permise di entrare in contatto con Laura Gottlob che ci informò su uno storico del territorio, Sandro Pellegrini, che aveva molte informazioni in merito alla Scuola.

Pellegrini sapeva della Scuola da molto tempo, e nei primi mesi del 2006 era entrato in possesso dei recapiti di Constance Connie Weil Rauch (la figlia del Prof. Weil che viveva negli USA). La contattammo e, finalmente, nell'estate del 2010, accompagnata dalla figlia maggiore Katie, Connie ritornò a Villa Palme, 72 anni dopo la sua ultima volta. L’incontro fu molto emozionante per tutti. Intanto, con Connie fu amicizia a prima vista, e con lei, fin dal primo momento, fu come se ci fossimo conosciuti da sempre. Da lì in poi, Connie avrebbe fatto parte della nostra vita, e con lei avremmo condiviso molti altri momenti sia in Italia che in USA. Connie riconobbe i luoghi dove aveva vissuto molti anni prima e con i suoi racconti era come se ogni angolo della villa si animasse e tornasse a vivere. Durante quella prima visita, Connie ci mostrò tante fotografie della sua infanzia a Villa Palme che aveva portato dagli Stati Uniti. Ci parlo moltissimo di sé e della sua famiglia, della loro vita a Recco e della nuova vita a New York. Tre mesi dopo questa prima visita, Connie tornò in Italia accompagnata dalla figlia Emily per ricevere la cittadinanza onoraria di Recco.

In parallelo a questa attività in Italia, nei primi mesi del 2010, avevamo anche attivato un filone di ricerca negli Stati Uniti. Coinvolgemmo un nostro caro amico della Comunità ebraica di Washington, il Dr Kenneth (Ken) Jacobson, eminente scienziato del prestigioso NIH americano. Grazie a Ken entrammo in contatto con Judith Cohen, Direttore del Museo dell’Olocausto di Washington. Quando Ken cominciò a parlare della Scuola di Recco, Judith lo fermò e disse: ”.. qui al museo forse abbiamo qualcosa a nome del Prof Weil". Ricordava bene, perché nelle cantine del museo, dimenticato da tutti, c’era un baule con un'etichetta con il nome di Hans Weil e le sue date di nascita e di morte, donato da una certa Nina Weil nel 1995, e mai reclamato da nessuno.

Questa scoperta elettrizzò tutti e cominciammo un serrato dialogo con Judith per aprire il baule. Non avevamo titoli per chiederlo e quindi dovemmo convincere delle nostre buone intenzioni e soprattutto garantire un uso proprio del contenuto. Alla fine, anche grazie a Ken, il baule fu aperto. Conteneva moltissimi documenti con informazioni straordinarie sulla vita della Scuola, sulle persone che la frequentarono e sulla famiglia Weil. Quando mostrammo a Connie la nostra scoperta anche lei ne fu sorpresa: molte di quelle cose non le conosceva. Connie ci aiutò a decifrare il significato di vari documenti. Poi ricostruì che il materiale proveniva da Anselmo Charlie Weil, suo fratello. Alla sua morte, la moglie Nina aveva raccolto tutti i documenti del marito e li aveva donati al museo. Nel museo il baule era rimasto ignorato per 20 anni nell'attesa che noi, da Recco, lo ritrovassimo e ne chiedessimo l'apertura.

A detta di Connie, il periodo di Recco fu il più bello per la famiglia Weil. Erano tutti insieme in un posto bellissimo e, soprattutto, il prof. Weil aveva potuto mettere in atto il suo progetto educativo. Purtroppo questo bel periodo finì presto. Nel 1938, dopo soli quattro anni, l’avvento delle leggi razziali in Italia impose la chiusura della Scuola ed i Weil si trasferirono a Pieve Ligure presso la famiglia Brunetto. Nel Marzo 1939, il Prof Weil emigrò in Gran Bretagna. A fine del 1939, Senta Weil (che non era ebrea) riuscì ad ottenere un visto di ingresso per gli Stati Uniti e partì con i figli da Genova sulla nave Vulcania alla volta di New York. Infine ai primi del 1940, Hans Weil riuscì a raggiungere la famiglia a New York, imbarcandosi clandestinamente via Belfast.

Hans Weil morì a New York nel 1972. Non abbiamo trovato prove sicure su ciò che accadde agli studenti dopo la chiusura della Scuola. Sappiamo che il Prof Weil ne salvò molti, perché molti ex-studenti fecero visita alla famiglia Weil a New York negli anni successivi, ma non sappiamo con certezza come si salvarono. Connie ricordava molto bene il momento in cui era arrivata la notizia che la Scuola doveva chiudere, e ricordava anche che per diversi giorni suo padre, che era molto preoccupato, aveva fatto partir da Recco tantissimi telegrammi diretti agli Stati Uniti, al Regno Unito, al Sud America e anche al Sud Africa, alla ricerca di famiglie che ospitassero i bambini, che ovviamente non potevano tornare in Germania.

Secondo documenti trovati nel famoso baule il Prof Weil avrebbe portato in salvo molti studenti guidandoli attraverso le Alpi fino in Svizzera

Per sapere degli studenti ci rivolgemmo ancora alla Comunità ebraica americana di Washington. In effetti, nello Stato americano del Rhode Island fu trovata una superstite della scuola. La signora aveva 16 anni all’epoca dei fatti. Tuttavia, lei non volle mai parlare. Forse aveva assistito a cose che non voleva ricordare.

Connie aveva preso l’abitudine di tornare a Recco con le figlie per le vacanze estive. In una di queste visite, nel 2014, ci confidò per la prima volta il desiderio di essere sepolta vicino al mare di Recco perché sentiva che lì era la sua vera origine. Era arrivata a Recco a pochi mesi di vita, le sue prime parole erano state in Italiano, e il primo mare della sua vita era stato il Mar Ligure. Il 23 novembre 2015, dopo alcuni giorni di coma dovuto ad una serie di mini-ictus cerebrali, Connie è spirata in un ospedale dello Stato di New York con accanto le due amate figlie Katie ed Emily.

Di seguito il trailer del documentario:


Soggetto e sceneggiatura: Carla De Barbieri e Adel Oberto
Interpreti: Studenti dell'Istituto Comprensivo Bogliasco - Pieve Ligure - Sori
Musica: Meitar Ensamble

10 febbraio 2021

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