Gariwo
https://it.gariwo.net/magazine/shoah-e-nazismo/antonio-quarracino-9273.html
Gariwo Magazine

Antonio Quarracino

il Cardinale del dialogo con gli ebrei

Il Cardinale Antonio Quarracino, originario di Pollica (SA) e ordinato prete a Buenos Aires il 22 dicembre 1945, è l’uomo che ha ordinato vescovo un altro prelato di origine italiana, l’attuale Papa Bergoglio. Formatosi sotto l’ala di Giovanni XXIII, Quarracino è noto per alcune posizioni controcorrente. Sul tema dei divorziati risposati, aveva dichiarato che “metà dei matrimoni sono nulli, perché non vengono celebrati con maturità e la necessaria consapevolezza di prendere un impegno per la vita, ma per dovere sociale”. Aveva poi scritto per l’Osservatore Romano una dotta relazione sulla teologia della liberazione latinoamericana, sostenendo che essa per lo più in Argentina non si basava su un’analisi sociale marxista, bensì su un approccio socioculturale. 

Per lo più, dottrinalmente sembrava che avesse portato a Buenos Aires la ventata di novità che ha rappresentato per la Chiesa il Concilio Vaticano II. In questo contesto erano venute meno certe definizioni antisemite della dottrina cattolica precedente, e infatti il motivo per cui Quarracino è noto alla maggior parte dei giovani di oggi che guardano YouTube è un video dove il cardinal Bergoglio, prima di salire al soglio pontificio, ricorda Quarracino pregando per gli ebrei nella Cattedrale di Buenos Aires. 


Quarracino in effetti ha creato all’interno di questa basilica l’unico monumento in onore degli ebrei uccisi nella Shoah interno a una chiesa cattolica e ha sempre manifestato il più profondo rispetto per gli israeliti. È da questo insegnamento, che Papa Francesco ha assorbito quando era sacerdote e poi vescovo e cardinale a Buenos Aires, che deriva la sua apertura verso il mondo ebraico. 

Il 4 settembre 2013, il Papa ha risposto agli interrogativi postigli dal laico Eugenio Scalfari fornendo alcune delucidazioni importanti sul suo rapporto con gli ebrei e sul significato che ha per la Chiesa cattolica attuale: 

Lei mi chiede anche, a conclusione del suo primo articolo, che cosa dire ai fratelli ebrei circa la promessa fatta loro da Dio: è essa del tutto andata a vuoto? È questo - mi creda - un interrogativo che ci interpella radicalmente, come cristiani, perché, con l'aiuto di Dio, soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II, abbiamo riscoperto che il popolo ebreo è tuttora, per noi, la radice santa da cui è germinato Gesù. Anch'io, nell'amicizia che ho coltivato lungo tutti questi anni con i fratelli ebrei, in Argentina, molte volte nella preghiera ho interrogato Dio, in modo particolare quando la mente andava al ricordo della terribile esperienza della Shoah. Quel che Le posso dire, con l'apostolo Paolo, è che mai è venuta meno la fedeltà di Dio all'alleanza stretta con Israele e che, attraverso le terribili prove di questi secoli, gli ebrei hanno conservato la loro fede in Dio. E di questo, a loro, non saremo mai sufficientemente grati, come Chiesa, ma anche come umanità. Essi poi, proprio perseverando nella fede nel Dio dell'alleanza, richiamano tutti, anche noi cristiani, al fatto che siamo sempre in attesa, come dei pellegrini, del ritorno del Signore e che dunque sempre dobbiamo essere aperti verso di Lui e mai arroccarci in ciò che abbiamo già raggiunto”. 

Papa Francesco ha sottolineato l’origine argentina di questa evoluzione del pensiero cristiano. In questa rientra l’impegno profuso da Quarracino, peraltro nel solco delle innovazioni portate avanti da Papa Roncalli, che ora è “in lizza” per essere nominato Giusto. 

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!

Contenuti correlati

Collegamenti esterni