Dissenso est Europa
Barbara Skarga, la filosofa di Solidarnosc
Annalia Guglielmi presenta una donna che ha costruito la Polonia ed è sopravvissuta al nazismo e al confino. Barbara Skarga ha scritto: "Sono convinta che esistano dei valoriassoluti, e quindi non negoziabili. Lo sono certamente la verità e il bene (...). Da sempre un valore indiscutibile è l’uomo in quanto uomo".
Emilia Plater, la "Giovanna d'Arco" polacca
Annalia Guglielmi ci accompagna attraverso la storia della Polonia presentandoci le figure di alcune donne chiave per questo Paese, dalle donne soldato alle attiviste di Solidarnosc.
Milano ricorda Vaclav Havel
Una commemorazione nella Basilica di Sant'Ambrogio e un concerto celebrano la figura del Presidente Cecoslovacco recentemente scomparso.
Praga in lutto per Vaclav Havel
Migliaia di persone hanno seguito il passaggio delle spoglie del primo Presidente ceco e anima di Carta '77 sulla Via Imperiale a Praga. La bara di Havel, avvolta nella bandiera nazionale, è stata portata al Castello, simbolo della città, dove venerdì si svolgeranno i funerali di Stato.
Il filosofo di Charta 77
A pochi giorni dalla scomparsa di Havel, ricordiamo un altro portavoce di Charta 77, Jan Patocka, con un approfondimento di Francesco Tava. L'adesione al movimento dissidente cecoslovacco gli costò la vita: egli infatti morì a causa delle violenze subite durante gli interrogatori.
La firma che aspettavamo: Vaclav Havel
La morte dell'Ex Presidente Ceco Vaclav Havel ci ha colti di sorpresa. Nei giorni scorsi Gabriele Nissim gli aveva scritto chiedendogli di sostenere l'appello per una Giornata Europea dedicata ai Giusti.
Dissenso nell'Europa dell'Est
la verità contro la menzogna del totalitarismo
Il cosiddetto dissenso nei regimi comunisti dell’Est europeo non è
riducibile alla semplice connotazione di “opposizione” suggerita dalla
definizione, ma deve essere considerato innanzitutto come il tentativo
di costruire una polis parallela basata sulla responsabilità di ogni
cittadino e volta a occupare gli spazi di libertà culturale, sociale e
umana strappati al regime totalitario all’interno del tessuto sociale.
Gli esponenti di Charta ’77 in Cecoslovacchia e di Solidarnosc in Polonia, come Vaclav Havel, Radim
Palous, Jacek Kuron, Adam Michnik, hanno sempre sottolineato che “il
potere dei senza potere” consiste nel vincere la paura attraverso la
forza creata da un’assunzione collettiva di responsabilità, testimoniata
dall’esortazione a “vivere la verità” in una società basata sulla
menzogna. Molto spesso la loro azione di “dissenso” consisteva nel
reclamare l’applicazione delle leggi, come quella sulla libertà di
coscienza, e degli accordi internazionali sottoscritti dai loro Paesi,
come gli Accordi di Helsinki.
Da queste posizioni è nato un ampio movimento in grado
di influire sui comportamenti e sulla mentalità dell’opinione pubblica,
al punto che - a parte la Romania – il sistema totalitario è stato
rovesciato in modo pacifico, senza spargimento di sangue, con una nuova
classe dirigente riconosciuta dalla maggioranza della popolazione,
pronta ad assumersi la responsabilità della cosa pubblica.