Dissenso est Europa
A Praga 40 anni fa il processo ai The Plastic People of the Universe
Il processo diede il via alla prima opposizione organizzata contro il regime. Václav Havel si adoperò affinché la notizia fosse diffusa nel mondo, intuendo che poteva diventare la miccia per innescare la disgregazione del vecchio ordine politico e sociale. Di Andreas Pieralli
Il coraggio di Věra Čáslavská
Quattro volte atleta dell’anno in Cecoslovacchia e, nel 1968, migliore atleta del mondo. Ma non fu solo con i suoi prodigi ginnici che questa donna formidabile stupì tutto il mondo. Di Andreas Pieralli
Milada Horáková: il coraggio della libertà
Dopo la reintroduzione in Turchia della pena capitale, vale la pena sottolineare quante vittime di questo strumento macchino la storia d’Europa. Poco tempo fa, ad esempio, la Repubblica Ceca ha ricordato il 66° anniversario dell’esecuzione di Milada Horáková, l’avvocatessa deputata socialista uccisa il 27 giugno 1950. Di Andreas Pieralli
La storia di Evžen Plocek
L'invasione della Cecoslovacchia ad opera degli eserciti del Patto di Varsavia portò ad un'ondata di suicidi come forma estrema di protesta commessi tra gennaio e aprile 1969. Jan Palach e Jan Zajíc divennero eroi nazionali; ricordiamo anche la vicenda di altri martiri per la libertà, come Evžen Plocek.
Lech Walesa: spia o grande uomo?
Recentemente Walesa ha duramente criticato la linea politica del governo guidato dal partito “Diritto e Giustizia” (PiS), soprattutto per la sua politica nei confronti dei migranti, ed ecco che rispunta la vecchia, vecchissima, storia di Walesa collaboratore dei servizi segreti polacchi. L'analisi di Annalia Guglielmi.
L'incontro con Jan Korec
Grazie all’amicizia con Miklosko e Carnogursky a Bratislava ebbi modo di incontrare il vescovo clandestino Jan Korec, uno dei pilastri della Chiesa clandestina in Slovacchia.
Dissenso nell'Europa dell'Est
la verità contro la menzogna del totalitarismo
Il cosiddetto dissenso nei regimi comunisti dell’Est europeo non è
riducibile alla semplice connotazione di “opposizione” suggerita dalla
definizione, ma deve essere considerato innanzitutto come il tentativo
di costruire una polis parallela basata sulla responsabilità di ogni
cittadino e volta a occupare gli spazi di libertà culturale, sociale e
umana strappati al regime totalitario all’interno del tessuto sociale.
Gli esponenti di Charta ’77 in Cecoslovacchia e di Solidarnosc in Polonia, come Vaclav Havel, Radim
Palous, Jacek Kuron, Adam Michnik, hanno sempre sottolineato che “il
potere dei senza potere” consiste nel vincere la paura attraverso la
forza creata da un’assunzione collettiva di responsabilità, testimoniata
dall’esortazione a “vivere la verità” in una società basata sulla
menzogna. Molto spesso la loro azione di “dissenso” consisteva nel
reclamare l’applicazione delle leggi, come quella sulla libertà di
coscienza, e degli accordi internazionali sottoscritti dai loro Paesi,
come gli Accordi di Helsinki.
Da queste posizioni è nato un ampio movimento in grado
di influire sui comportamenti e sulla mentalità dell’opinione pubblica,
al punto che - a parte la Romania – il sistema totalitario è stato
rovesciato in modo pacifico, senza spargimento di sangue, con una nuova
classe dirigente riconosciuta dalla maggioranza della popolazione,
pronta ad assumersi la responsabilità della cosa pubblica.