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Barbara Skarga, la filosofa di Solidarnosc

una donna della Polonia

Continua l'appassionante viaggio di Annalia Guglielmi tra le figure femminili che hanno costruito la storia della Polonia. Oggi presentiamo Barbara Skarga è una filosofa che subisce 11 anni di lavori forzati, il confino.Negli anni '70 si adopera per fornire aiuti economici ai ricercatori che per motivi politici non possono continuare il loro lavoro, nel 1980 è tra gli organizzatori di Solidarność, il sindacato clandestino polacco.


Dopo l’introduzione dello "Stato di Guerra” il 13 dicembre 1981 si adopera per la scarcerazione di molti intellettuali rinchiusi in carcere o nei campi di internamento e partecipa alle manifestazioni indette da Solidarność in occasione delle feste del 3 maggio e dell’11 novembre. 
Nel 1985, con lo pseudonimo di Wiktoria Krasniewska, pubblica presso l’Istituto Letterario di Parigi, e un anno dopo in patria nell’editoria clandestina, il libro Dopo la liberazione, che descrive le sue esperienze nel Gulag e durante l’esilio in URSS, e per questo nel 1986 riceve il premio alla cultura di Solidarność.


Sull'inferno nazista e sui Gulag staliniani aveva scritto: "Sono convinta che esistano dei valori assoluti, e quindi non negoziabili. Lo sono certamente la verità e il bene (...). Da sempre un valore indiscutibile è l’uomo in quanto uomo (...). Nelle situazioni estreme non abbiamo la possibilità di riflettere sul tema del bene e della verità, degli ideali platonici e delle ragioni che ne conseguono. Quando arrivano il dolore, la fame, la paura, tutto diventa confuso.


Tuttavia in noi continua sempre a farsi sentire quella voce che viene da quei valori, quella voce che nulla può soffocare. Essa ci impone di agire con dignità. Mi dice: ‘Non mentire, non ingannare te stessa, rimani te stessa. Di’ ai carnefici: mi volete umiliare, distruggere, non ce la farete. Potete tormentare il mio corpo, mi potrete ricoprire di insulti, di fango, ma di fronte ai miei pensieri, ai miei sentimenti, ai miei valori non avete nessun potere, non mi costringerete a tradirli, ad agire contro di essi’. Chi ascolta questa voce, conserva la propria dignità, percepisce chi è, che cosa in lui è la parte migliore, più preziosa, e a questo non può rinunciare, neppure nell’ora della disperazione’”.


Approfondisci la biografia di Barbara Skarga cliccando sul link nel box a fondo pagina

19 gennaio 2012

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