Gariwo
QR-code
https://it.gariwo.net/giusti/genocidio-rom-e-sinti/oskar-rose-25633.html
Gariwo

Oskar Rose (1907 - 1968)

testimone inascoltato del genocidio del popolo rom e sinti

Oskar Rose era figlio di Anton Rose, gestore di una sala cinematografica a Darmstadt, in Germania. Nel 1934 Anton fu espulso dalla Camera del Cinema del Reich in quanto sinto, e dopo un ricorso nel 1937 fu espulso una seconda volta nel 1943 e deportato ad Auschwitz, dove fu assassinato.

All’arresto di suo padre, Oskar riuscì a nascondersi, continuando a vivere in clandestinità, sotto il falso nome di Alexander Adler. Correndo un grande rischio personale, nell’aprile 1943 si recò a Monaco presso la residenza del cardinale Michael von Faulhaber, chiedendo un’udienza per informarlo della disperata situazione di rom e siiti, deportati ad Auschwitz, e spronarlo a intervenire.
Il cardinale si rifiutò di incontrarlo, e Oskar decise di contattare - indirizzando lettere anonime - altri due rappresentanti della Chiesa, il cardinale Adolf Bertram di Breslavia in Polonia e l’arcivescovo di Friburgo Conrad Gröber. Entrambe le missive caddero inascoltate. Nonostante il fallimento nel ricevere aiuto, restano la sua fondamentale testimonianza e denuncia della persecuzione di rom e sinti.

Rose trovò rifugio in una casa di amici a Heidelberg. Lì scoprì che suo fratello Vinzenz era detenuto nelle vicinanze campo di concentramento di Neckarelz, sottocampo del concentramento di Natzweiler-Struthof. Elaborò quindi un piano per liberarlo, e grazie anche all’aiuto di un camionista corrotto, riuscì a salvare Vinzenz e a fuggire con lui nel villaggio di Gangkofen, poi liberato dalle truppe americane. Il resto della loro famiglia, tredici membri in totale, fu ucciso dai nazisti.

L’impegno di Oskar nei confronti del suo popolo proseguì nel dopoguerra. Nel 1956, insieme a Vinzenz, creò l'Unione delle persone perseguitate per motivi razziali non di fede ebraica, ponendo le basi del movimento tedesco per i diritti civili di sinti e rom.

Oskar Rose si è spento nel 1968. Il suo lavoro è stato poi portato avanti dal fratello.

La storia è stata riportata nel libro Rom e Sinti nella Resistenza europea, di Angelo Arlati (UPRE Edizioni, 2022)

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!

L’enciclopedia dei Giusti - Genocidio Rom e Sinti

durante lo sterminio del Porajmos ("Distruzione"), negli anni della Seconda guerra mondiale, ci furono persone che salvarono vite, aiutarono bambini o fecero fuggire i prigionieri

Filtra per:

Ci spiace, nessun Giusto corrisponde ai filtri che hai scelto.