25 maggio ore 4.30 p.m.
Parlamento europeo - stanza PHS P1C047
60 rue Wiertz / Wiertzstraat 60 B-1047 - Bruxelles/Brussels

I Giusti del nostro tempo contro i fanatismi, per il dialogo e l'accoglienza

Con la Giornata europea dei Giusti l’Europa ha stabilito il 6 marzo come ricorrenza annuale per la memoria del Bene, per ricordare quanti si sono impegnati a soccorrere i perseguitati durante i genocidi, a difendere la dignità umana calpestata nei sistemi totalitari e a testimoniare la verità per non dimenticare. L’esempio dei Giusti è diventato così un patrimonio di tutta l’Umanità e ci richiama a un valore fondante della cultura europea: l’individuo e la sua responsabilità.

Oggi più che mai diventa importante valorizzare le azioni di tutti gli uomini che in Medio Oriente come nelle nostre città si battono per la convivenza tra i cittadini di diverse culture e religioni e cercano anche a costo del rischio della loro vita di salvare vite minacciate dai terroristi e che si ergono come un argine nei confronti del nuovo male radicale che minaccia la nostra civiltà. Pensiamo a figure di grande moralità come quella di Vian Dakhil, la donna Yazida che ha vinto il premio Politkovskaya per avere lanciato al mondo un accorato appello nel tentativo di salvare gli yazidi intrappolati nei monti del Sinjar, accusando l’Isis di genocidio nei confronti del loro popolo; a Hamadi ben Abdelssam, la guida turistica tunisina che riuscì a salvare decine di turisti durante l’assalto dei terroristi al museo del Bardo, al poliziotto francese Ahmed Merabet, ucciso davanti alla redazione di Charlie Hebdo, a Salah Farah, il musulmano keniota che durante un attacco terroristico di matrice islamista a un autobus con 60 persone a bordo nel nord-est del Kenya, aveva protetto i passeggeri cristiani dalla violenza degli assalitori, a Lassana Bathily il commesso del supermarket Khosher che riuscì a salvare a Parigi sei ostaggi; a tutte le figure che sono emerse in Europa e nel resto del mondo che hanno rischiato la propria vita contro i fanatismi.

Il 25 maggio alle 16.30, ne discutono insieme Gianni Pittella, vicepresidente Parlamento europeo (gruppo S&D), Brando Benifei, eurodeputato (gruppo S&D), Cécile Kyenge, eurodeputata (gruppo S&D), Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, Milena Santerini, Presidente AP contro odio e razzismo - Consiglio d’Europa*, Françoise Dumont, presidente della Ligue des droits de l’Homme, Roberto Jarach, vicepresidente del Memoriale della Shoah di Milano e Alexandre Beddock, della Citizen's platform for Refugee Support di Bruxelles. 
Durante l'incontro sarà proiettato un videomessaggio di Regina Catrambone, fondatrice di MOAS. 

Nel box approfondimenti la locandina dell'iniziativa