Gariwo
QR-code
https://it.gariwo.net/giornata-dei-giusti/i-giusti-dell-accoglienza-al-monte-stella-18502.html
Gariwo

I Giusti dell'accoglienza al Monte Stella

nella cerimonia annuale per la Giornata dei Giusti

I quattro protagonisti della cerimonia

I quattro protagonisti della cerimonia

“Milano è qui oggi al Giardino dei Giusti in quanto città dell’accoglienza e della pace, e il Giardino dei Giusti è un segno visibile di questa identità milanese. Milano è una città che non ha mai voltato le spalle ai drammi del mondo, ma che ha anche continuato ad aprire il suo cuore a chi fugge da guerre e persecuzioni”. Con queste parole, il Sindaco di Milano Beppe Sala apre la Cerimonia al Monte Stella dedicata ai Giusti dell’accoglienza.

In occasione della Giornata dei Giusti dell’Umanità, da quest’anno solennità civile in Italia, abbiamo infatti scelto di onorare chi si è adoperato per salvare e accogliere persone in fuga da persecuzioni, guerre, genocidi. I Giusti che oggi onoriamo in questo Giardino insieme a Gariwo - continua Sala - hanno testimoniato in ogni parte del mondo e in diverse epoche un’idea universale che è appunto alla base della nostra identità: l’idea della responsabilità dei singoli rispetto all’umanità”.

Per questo motivo, sottolinea la direttrice di Gariwo Ulianova Radice, vicepresidente dell’Associazione Giardino dei Giusti di Milano “abbiamo seguito il filo rosso che unisce i Giusti dell’oggi all’eredità del passato: l’impegno alla convivenza e alla risoluzione pacifica dei conflitti, con una personale assunzione di responsabilità. Ci siamo concentrati su una delle sfide più ardue del presente per la nostra società, per noi, qui in Italia, ma anche per l’Europa e per l’intero mondo, nel momento critico in cui sentiamo che sta tornando a soffiare il vento sinistro del nazionalismo più feroce, l’arroccamento dentro i propri spazi usuali e protetti, la paura del diverso, sconosciuto e per questo percepito come minaccioso nella sua alterità da noi”.

Ad essere onorati quest’anno al Giardino del Monte Stella sono stati Costantino Baratta, Daphne Vloumidi, Ho Feng Shan e Hammo Shero. Le loro sono storie di persone che non si sono girate dall’altra parte, ma hanno agito, mettendo in moto le proprie doti e capacità, per provare a salvare delle vite.

Così ha fatto Costantino Baratta, pescatore di Lampedusa, che quell’alba del 3 Ottobre 2013 ha salvato 12 migranti naufragati. “Mentre eravamo fermi per soccorrerli, molti di loro ancora in acqua ci guardavano con gli occhi terrorizzati, e io capivo che temevano che il abbandonassi in mare. Io allora cercavo di tranquillizzarli dicendo ‘state calmi, vi prendiamo tutti, non lasciamo nessuno’”, ricorda Costantino con commozione. Esprime gratitudine per il riconoscimento dato a lui e a Vito Fiorino, che quel giorno era con lui in mare, e invita ad essere più solidali: “Il mondo avrebbe bisogno di molte più persone giuste, persone disposte a tendere una mano…non costa nulla aiutare chi più ha bisogno”.

Un’altra storia di soccorso arriva da Lesbo e dalle parole di Daphne Vloumidi, l’albergatrice che ha soccorso e accolto nel suo Hotel numerosi profughi sbarcati sull’isola, coinvolgendo anche i suoi ospiti. Non è sempre stato facile tuttavia. “Cosa puoi fare? Aiutare, in qualsiasi modo e a qualsiasi prezzo. Credi che tu, che già sai qualcosa, tu che in passato sei stata in contatto con tanti profughi, tu che hai mangiato, hai riso, hai sentito tutte quelle storie terribili e dure, hai condiviso tanto tempo con loro, credi che anche questa volta ce la farai, non ti piegherai, non sarai disperata. Tu sei forte e sai…Ma improvvisamente la verità ti da uno schiaffo…Sei stanca, disperata, piangi. Senti che tutti i tuoi sforzi non sono che una goccia nell’oceano”. Ma Daphne ha resistito…

Oggi come ieri, le storie dei Giusti dell’accoglienza ricordano che è sempre possibile fare qualcosa per chi scappa dalla persecuzione. Lo racconta Ho Manli, figlia di Ho Feng Shan, console cinese a Vienna che nel 1938 salvò gli ebrei fornendo loro documenti falsi per Shanghai. “Mio padre ignorò gli ordini dei suoi superiori e le minacce delle autorità naziste per seguire la sua coscienza. Per lui la ragione per fare ciò che ha fatto è semplicemente questa, come ha detto: “vedendo il tragico destino degli Ebrei è naturale provare profonda compassione e sentirsi in dovere di aiutarli””.

Anche la storia del quarto Giusto onorato al Monte Stella è una storia di aiuto e soccorso ai perseguitati. Hammo Shero, capo yazida nel Sindjar, diede ospitalità nel 1915 agli armeni che fuggivano dal genocidio. Un’opera di soccorso, come ricorda il console onorato d’Armenia Pietro Kuciukian, in una terra che oggi è al centro di un altro drammatico genocidio, quello contro la comunità yazida. A raccontarlo è Farida Abbas, una giovane yazida sopravvissuta alle violenze dell’Isis, da cui è stata rapita nel 2014. “Quello che successe allora agli Armeni si sta ripetendo oggi con gli yazidi in Iraq. Io sono una di quelle 6500 donne e ragazze yazide che sono state rapite e vendute come schiave sessuali nei mercati dai membri dell'ISIS. Molte volte ho tentato il suicidio per liberarmi dalle torture e dall'ingiustizia, sempre inutilmente. Quando riuscii a fuggire decisi che sarei diventata la voce di tutte le persone sopravvissute, schiavizzate e vittime di genocidio, di tutte le minoranze vulnerabili in tutto il mondo, per prevenire il ripetersi su altri di quanto successo alla mia comunità”.

I Giusti ci indicano un possibile cammino, il loro messaggio riguarda scelte che possiamo riprodurre, adattandole all’oggi, vie d’uscita che ci permettono di mantenere la speranza di fermare la deriva che ci attanaglia. La presenza di centinaia di studenti alle cerimonie al Giardino del Monte Stella è certamente un forte elemento positivo per un futuro consapevole e responsabile. 

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!

Cerimonia 2018 al Giardino dei Giusti di Milano

guarda tutte le fotografie

Contenuti correlati