Il 6 marzo è la Giornata europea dei Giusti.

Cinque anni fa ho raccolto in qualità eurodeputato l’idea di Gariwo e di Gabriele Nissim di proporre al parlamento di Bruxelles, come primo firmatario, una dichiarazione che facesse di questa giornata un momento importante per ricordare quegli uomini che di fronte al nazismo, ai totalitarismi, ai regimi genocidari, hanno rischiato la vita per difendere la dignità umana. Era la prima volta nella sua storia che il Parlamento europeo trovava il modo ricordare gli uomini migliori che con il loro coraggio hanno permesso la costruzione dell’Europa, dopo le macerie provocate dal nazismo e dal comunismo.

Anche oggi il mondo si trova ad un bivio, con l’emergere sulla scena pubblica della cultura del nemico, della contrapposizione, del disprezzo, del terrorismo omicida, dei nazionalismi che vogliono mettere in discussione l’Europa e la stessa idea di condivisione tra le nazioni.

Per questo mi rivolgo a tutti i deputati e senatori, affinché al più presto la legge sui Giusti, presentata in parlamento e bloccata da quattro anni possa venire approvata con la più grande unità di tutte le forze politiche. Non c’è più tempo da perdere.
Se il nostro Paese ha il coraggio di credere fino in fondo al valore di questa Giornata, può dare un segnale importante non solo alla società italiana, ma all’intera comunità europea.

Trasmettere il valore dell’educazione al rispetto, il gusto del dialogo, l’impegno per la responsabilità personale, il valore del singolo individuo e della sacralità della vita, il rifiuto del disprezzo nei rapporti umani, significa affrontare in modo diverso le sfide che ci aspettano nei prossimi anni.

Significa dire che l’Europa, come la nostra stessa democrazia italiana, ha senso di esistere, poiché in questo mondo anomalo e turbolento è una civiltà che riconosce il valore di coloro che si sacrificano per impedire i genocidi, di coloro che nel mondo arabo e musulmano cercano di porre un argine nei confronti del terrorismo nichilista di matrice islamica, di coloro che non sono sordi alle sofferenze dei migranti, di coloro che si battono per la libertà nei regimi dittatoriali e oppressivi, di coloro che amano la pace, la pluralità umana e la condivisione tra le nazioni.

È stato questo lo spirito degli uomini giusti nel passato, è questo lo stesso spirito degli uomini Giusti del nostro tempo che ci fanno ancora una volta credere nel futuro dell’umanità.