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Un albero in bronzo per la Giornata dei Giusti

il progetto dello scultore Franco Puxeddu

L'opera di Puxeddu

L'opera di Puxeddu

Franco Puxeddu è un artista di origine sarda che da vive e lavora a Luino, sul Lago Maggiore. Ha costruito uno stile personale col quale domina il legno, la pietra, la terracotta, il bronzo. È stato per molti anni amico e collaboratore di Aligi Sassu. Un suo crocefisso in legno è esposto stabilmente nel Museo di arte moderna della Città del Vaticano; un'altra scultura in legno di grandi dimensioni (Donna di Serajevo) è collocata all'ingresso dell'Università «Vita e Salute» (Fondazione Centro san Raffaele di Milano). Ha partecipato a concorsi e a mostre, sia personali che collettive, in Italia e in Europa.

Lo scultore ha scelto un albero per celebrare la Giornata dei Giusti che il Parlamento europeo, nel 2012, ha fissato il 6 marzo di ogni anno. Un albero che simboleggia la vita e ricorda che la tensione verso il cielo si alimenta dalle radici sotto la terra.
Ha scelto di fare una fusione in bronzo, simbolo di forza e ricordo di un'età basilare nell'evoluzione della specie umana.

I rami sono contorti, esprimono una sofferenza che in nessuna lingua può essere descritta. Il tronco è dritto e robusto, esprime l'invincibilità e le radici profonde del bene (In memoria aeterna erit justus).
L’albero ha delle foglie con i nomi dei Giusti di tutto il mondo e quelli dei Paesi teatro di genocidi.

Gli abbiamo chiesto quale motivazione lo ha spinto a progettare un'opera di così alto valore simbolico: «Ho partecipato a un incontro in un centro culturale del luinese nel quale venivano presentate testimonianze sul ruolo della musica nei campi di sterminio -ha spiegato l'artista- e ho ascoltato un concerto eseguito con strumenti utilizzati ad Auschwitz, recuperati e restaurati. Da quella grande emozione è nata una serie di sculture che ho intitolato "i violini della memoria" e mi è rimasto un interesse crescente per quel dramma spaventoso e per tutte le tragedie del secolo scorso. Ho seguito sulla stampa i lavori del Parlamento europeo per il ricordo di tutti i Giusti, ho letto molte pubblicazioni sul tema, in particolare la terribile testimonianza di Costantino Di Sante (Auschwitz prima di Auschwitz), e l'albero è cresciuto prepotentemente dentro di me».

4 novembre 2015

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