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La prima Giornata dei Giusti in Germania

onorati Armin T. Wegner e Dogan Akhanlı

Nella “Giornata europea dei Giusti” il Parlamento del Land Nordreno Westfalia ha onorato due uomini della regione, che si sono opposti ai crimini contro l’umanità.

La Presidente del Parlamento del Land Carina Gödecke ha evidenziato il coraggio e l’impegno degli scrittori Armin T. Wegner e Doğan Akhanli, che hanno soccorso perseguitati fino a diventare anch’essi dei perseguitati.

Lo scrittore e giurista Armin T. Wegner, ha dichiarato la Presidente, è stato già onorato dal memoriale della Shoah di Yad Vashem come “Giusto fra le nazioni”. Questo difensore dei diritti umani e obiettore di coscienza di Wuppertal-Elberfeld, compagno di strada di Ernst Toller, Erich Maria Remarque ed Erich Mühsam, dopo la seconda guerra mondiale era stato dimenticato. “Oggi vogliamo riportare sotto i riflettori dell’attenzione pubblica la figura di Armin T.  Wegner",ha dichiarato la Presidente del Parlamento. Wegner da giovane ufficiale sanitario in servizio nell'Impero Ottomano aveva assistito personalmente alle crudeltà della prima guerra mondiale, tra cui quelle commesse contro gli armeni. Per via dei suoi molti libri di successo era entrato nel mirino dei nazisti, che vietarono e bruciarono i suoi testi. Con la sua “lettera a Hitler” Wegner protestò nel 1933 contro la discriminazione e la persecuzione degli ebrei in Germania. La Gestapo lo arrestò e lo torturò. Dopo il rilascio Wegner riuscì a salvarsi riparando in Italia, dove, a Roma, morì all’età di 91 anni. Gödecke ha proseguito: "Vogliamo ricordare la sua vita e la sua opera con una laudatio e una mostra intitolata “Ribellatevi molto e obbedite poco!”. La mostra curata da Judith Schönwiesner illustra i gesti esemplari di Wegner con immagini e testi inediti e oggetti originali.

L’autore della Laudatio per Wegner era Hermann Schulz, una delle figure simbolo della cultura della Memoria in Germania, che negli anni ’70 coraggiosamente ricominciò a pubblicare Wegner. Per Schulz, “l’eredità morale dello scrittore e attivista appartiene a tutti noi”. L’attrice e regista Günfer Cölgeçen ha animato la giornata dedicata all’impegno recitando i testi di Wegner, che nel 1919 nella sua Lettera aperta al Presidente americano Woodrow Wilson aveva denunciato “le deportazioni degli armeni nel deserto mesopotamico” come questione di cocente attualità, rappresentando inequivocabilmente il loro destino con verbi come “fucilati, impiccati, avvelenati, pugnalati, schiacciati, distrutti dalle epidemie, annegati, congelati, ridotti a patire la fame e la sete, divorati dagli sciacalli”. Nella sua “lettera a Hitler” Wegner si scagliò contro la persecuzione degli ebrei e ricordò che la sconfitta e l’infelicità a cui la Germania si condannava non sarebbe stata dimenticata per lungo tempo. Preconizzò inoltre le città tedesche in macerie ammonendo Hitler che stava macchiando per sempre l’onore della Germania.

“Con il termine “la Giornata europea dei Giusti” si intende anche onorare coloro che manifestano il proprio coraggio civile oggi, che non lasciano soffocare la loro libertà di espressione e per questo vengono esposti all’arbitrio e alla violenza dello Stato", ha ricordato la Presidente del Parlamento del Land introducendo la figura dello scrittore tedesco di origine turca di Colonia Doğan Akhanlı, una figura esemplare nel campo della memoria dei genocidi del Ventesimo secolo, come i crimini commessi contro gli armeni. Lo sguardo di Akhanli tuttavia si è spinto anche oltre: egli si è impegnato per un dialogo culturale in direzione di una riconciliazione. Per lui, "tutti gli argomenti sono permessi, ma l’odio non lo è mai ".

Traduzione dal tedesco di Carolina Figini

10 marzo 2015

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