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Andrej Donatovic Sinjavskij (1925 - 1997)

lo scrittore che denuncia il totalitarismo sovietico

"Pensieri improvvisi" di Andrej Sinjavskij, ed. Jaca Book

"Pensieri improvvisi" di Andrej Sinjavskij, ed. Jaca Book

Nato a Mosca in una famiglia nobile, Sinjavskij,  si avvicinò alla scrittura influenzato dal padre, Donat Evgen'evič Sinjavskij, iscritto al Partito Socialista Rivoluzionario (internazionalista) e grande appassionato di letteratura. La famiglia versava in grandi difficoltà economiche, potendo fare affidamento solo sullo stipendio della madre bibliotecaria. Dal 1945 al 1949 Sinjavskij studiò alla facoltà di Filologia dell'Università statale di Mosca, occupandosi in particolare di Vladimir Vladimirovič Majakovskij, che fu anche l'argomento dei suoi primi lavori risalenti al 1950: Sull'estetica di Majakovskij e I principi fondamentali dell'estetica di Majakovskij. Terminato il dottorato nel 1952, iniziò a lavorare presso l'Istituto Mondiale di Letteratura e a insegnare giornalismo presso l'Università Statale di Mosca e letteratura russa presso la scuola del Teatro dell'arte di Mosca. Dalla fine degli anni '50 Sinjavskij divenne  critico letterario di punta della rivista "Novyj Mir" (“Nuovo Mondo”: rivista fondata nel1925 e inizialmente vicina alla politica comunista, finì per allontanarsene sempre di più a partire dal 1945 e a spostare la linea editoriale verso le prime forme di dissidenza sovietica fino ad arrivare negli anni Ottanta a un'aspra critica del regime sovietico). Iniziò anche a scrivere, con lo pseudonimo di Abram Terz, racconti, romanzi brevi e saggi, impietosamente satirici nei confronti della realtà sovietica e che furono pubblicate all’estero: Compagni entra la corte (1959); La gelata (1961); Ljubimov (1964). Nel 1966 venne scoperto e processato insieme all'amico Julij Markovič Daniėl', anche lui autore di romanzi pubblicati all’estero e condannato a 7 anni di lavori forzati da scontare in un lager a regime duro. Nel 1973 gli fu consentito di lasciare l’Unione Sovietica paese, con la moglie Marija Vasil'evna Rozanova e il figlio Igor', e si stabilì a Parigi dove divenne professore di Letteratura Russa alla Sorbona. I rapporti con l'intelligencja russa e con gli intellettuali emigrati in Europa furono da subito assai tesi fino alla rottura, nel 1976, quando Sinjavskij,  smise di collaborare con la rivista del dissenso “Kontinent” (fondata  a Parigi nel 1974 da V. E. Maksimov) e dette vita con la moglie Marija Rozanova a una nuova rivista intitolata “Sintaksis”: publitsistika, kritika, polemika (tra il 1978 al 2001 produsse 37 numeri) che raccolse le prime voci della dissidenza russa e  le più grandi testimonianze letterarie degli autori della nuova emigrazione sovietica, pur manifestando una vocazione più estetica che politica. A partire dal 1989 Sinjavskij,  poté tornare liberamente in patria dove le prime sue opere furono pubblicate a partire dal 1990. Il 7 ottobre 1991, il giornale  “Izvestija” pubblicò la revisione di alcuni processi, tra cui quello Sinjavskij-Daniel', in cui per la prima volta si ammetteva che a carico degli imputati non era stato accertato in realtà nessun reato. Nel 1998 verrà pubblicato postumo il suo libro La casa del gatto (1998), nel quale il protagonista è una sorta di "detective universale" che deve ricercare la causa del male nel mondo.

Libri: 

- Abram Terz (Andrej Siniavskij), Lubimov, Rizzoli, Milano 1965;
- Abram Terz (Andrej Siniavskij), In difesa della piramide o contro Evtushenko, trad. di A. Pescetto, Jaca Book, Milano 1967;
- Abram Terz (Andrej Siniavskij), Nell'ombra di Gogol' (1980), trad. di Sergio Rapetto, Garzanti, Milano 1980;
- Abram Terz (Andrej Siniavskij), Una voce dal coro, tra. di Riccardo Gluckner, Garzanti, Milano 1982;
- Abram Terz (Andrej Siniavskij), Buona notte!, trad. di Sergio Repetto, Garzanti, Milano 1987;  
- Andrej Siniavskij, Passeggiate con Puškin, trad. di Sergio Repetto, Jaca Book, Milano 2012;
- Andrej Siniavskij, Pensieri improvvisi con ultimi pensieri, Jaca Book, Milano 2014.

Ezio Mauro, Lo scrittore senza nome. Mosca 1966: processo alla letteratura, Feltrinelli, Milano 2021.

Giardini che onorano Andrej Donatovic Sinjavskij

Andrej Donatovič Sinjavskij è onorato nel Giardino di Trevi.

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