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Jaques Rossi (1909 - 2004)

eterno prigioniero e autore del "Dizionario del Gulag"

Nacque a Breslavia (Wrocław) quando la città era tedesca, prima di diventare polacca (nel 1945). Inizialmente si chiamò Franz Xaver Heyman (solo nel 1962, in Polonia, si registrò come: Jacek Franciszek Rossi). Nel mezzo della vita, e negli ultimi anni, si fece chiamare Jacques Rossi. I suoi genitori erano l’architetto Martin (Marcin) Heyman e la “rivoluzionaria” franco-polacca Léontine Charlotte Goyet. Studiò Belle Arti e Civiltà Orientali a Berlino, a Cambridge e alla Sorbona. In Polonia con la madre, a sedici anni, era già membro del PC clandestino polacco. Venne arruolato dal Komintern, per il quale svolse alcune missioni. Poliglotta (conosceva dieci lingue) lavorò per Leon Trotskij e fece l’interprete per Stalin. Dalla Spagna, dove si trovava durante la Guerra civile come agente di collegamento, venne richiamato a Mosca. Era il 1937, l’anno della grande purga staliniana: "Jacques il francese" venne condannato a dieci anni di Gulag per "spionaggio a favore della Francia e della Polonia". Nel 1948, invece di essere rilasciato, si vedrà allungare la pena di altri 10 anni. Quei vent'anni verranno ironicamente definiti da Rossi, in un Curriculum vitae in inglese: “Survival studies, the Gulag Archipelago: 1937-1957”. Nonostante il XX Congresso del 1956, dovette passare altri 4 anni relegato a Samarcanda, in Asia centrale. Con grandi difficoltà e minacciando clamorose proteste, nel 1961, riuscì infine a ottenere, con l’aiuto del fratello Piotr Heyman, un visto per la Polonia comunista, dove lavorò come lettore di lingua all’Università di Varsavia. Tornò definitivamente in Francia solo nel 1985. Gli “studi di sopravvivenza”, frequentati suo malgrado, gli consentono di redigere un dizionario enciclopedico di oltre 2000 schede (e migliaia di voci e accezioni): il Manuale del Gulag, pubblicato in russo, a Londra, nel 1987, ma ignorato dagli editori occidentali non interessati alla documentata testimonianza: passerà un decennio prima che in Francia lo pubblichino.

Libri:

- Jacques Rossi, Com'era bella questa utopia. Cronache dal Gulag, Marsilio, Venezia 2003.
- Jacques Rossi, Manuale del Gulag. Dizionario storico,  a cura di Manuela Guercetti e Francesca Gori, L'Ancora del Mediterraneo, Napoli 2006.

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