Gariwo
QR-code
https://it.gariwo.net/giusti/migrazioni/i-giusti-di-lampedusa-21041.html
Gariwo

I Giusti di Lampedusa

ricordare il 3 ottobre 2013

Il monumento "Nuova speranza" a Lampedusa

La notte del 3 ottobre 2013, un’imbarcazione si rovesciò al largo dell’Isola dei Conigli, a Lampedusa. A bordo c’erano circa 600 persone, quasi tutte di origine eritrea. I cadaveri recuperati furono 366.

Al fallimento delle politiche e delle leggi, gli abitanti dell’isola hanno risposto mettendo in moto una straordinaria catena di solidarietà per salvare le vite dei migranti giunti al largo delle coste lampedusane. Tanti sono stati i soccorritori che hanno lottato contro l’indifferenza strappando dal mare, accogliendo nelle proprie case e nutrendo i rifugiati, con un impegno lontano dall’odio e dalle polemiche.

Questi Giusti del nostro tempo si sono fatti carico del destino dell’altro, di chi è nato dal lato opposto del mare, pensando prima di tutto a salvare quante più vite possibili, seguendo solo la loro coscienza.

Negli anni, Gariwo ha ricordato e onorato chi, come Vito Fiorino, Costantino Baratta, Alganesh Fessaha, le donne e gli uomini della Guardia Costiera, Daphne Vloumidi e gli abitanti di Lesbo, Daniela Pompei, Maria Quinto, si è assunto una responsabilità e ha scelto di aiutare chi fuggiva da guerre e persecuzioni.

In un momento in cui stanno tornando il nazionalismo più feroce, l’arroccamento dentro i propri confini e la paura del diverso - sconosciuto e per questo percepito come minaccioso -, l’esempio dei Giusti è un faro acceso sulla strada impervia ma necessaria dell’accoglienza, unica garanzia di salvezza per migliaia di esseri umani.

Dal 3 ottobre 2019, grazie all'impegno di Vito Fiorino e al sostegno di Gariwo, a Lampedusa il monumento Nuova speranza ricorda le vittime e i Giusti di questo episodio, con una frase che recita “Ricordiamo le persone che a Lampedusa non sono state indifferenti e si sono assunte una responsabilità di fronte a chi moriva nel Mediterraneo”.

Perché nasce questo memoriale? "In tutti questi anni, dal 3 ottobre 2013, avevo il pensiero fisso di come questi esseri umani, donne, bambini e uomini fossero stati numerati da 1 a 366 e dispersi nei vari cimiteri agrigentini senza un punto comune per essere onorati e ricordati - ha dichiarato Fiorino -. Così, quando mi sono recato a Stoccolma a trovare parte dei ragazzi che ho salvato quella notte, ho espresso loro il desiderio di creare un memoriale a Lampedusa. Ho iniziato a parlarne con associazioni e persone comuni, ho preparato un primo schizzo dell’idea e ho chiesto aiuto all’amica Gaia Rossi, architetto, che in poche ore ha sviluppato il mio pensiero". 

L’interno del memoriale vuole essere lo scheletro di una barca; attorno ad essa, una spirale che dall’alto verso il basso l’avvolge; su di essa i 366 nomi di tutti i naufraghi, alla base una chiazza azzurra che vuole simboleggiare il mare. Quel mare che li ha inghiottiti tragicamente e che, insieme all'indifferenza di chi li ha avvistati nella notte pensando di recuperarli la mattina successiva, non ha permesso loro di vedere l’alba.

At this link you can find the English version

Il monumento Nuova speranza

guarda tutte le fotografie