Resistenza mafia
Incendiate le terre di Libera
Solidarietà al fondatore dell'associazione don Luigi Ciotti la cui attività di recupero delle terre confiscate alla mafia è stata colpita da una serie di roghi dolosi dalla Puglia alla Sicilia, dal Lazio alla Calabria. Il sacerdote dichiara la propria gratitudine a chi difende le cooperative antimafia e spiega: "Quei beni servono per indebolire le organizzazioni criminali".
"Solo e senza scorta ho dovuto proteggermi"
"Mi sono sentito costretto ad auto-proteggermi e a tornare a casa, non ritenendo giusto di esporre i civili che mi stavano accompagnando in quanto versavo, per l’ennesima volta, privo di protezione in terra di Calabria". È questa la dichiarazione di Pino Masciari, testimone di giustizia lasciato senza scorta.
Dov'è Pino Masciari?
Il testimone di giustizia Pino Masciari è in pericolo. Da 24 ore è stato lasciato senza scorta e al momento non si hanno più sue notizie. L'allarme è stato lanciato dall'associazione "Amici di Pino Masciari" che dal sito internet scrive: "Temiamo per la sua vita".
La strage di Capaci
Il 23 maggio 1992, sull'autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci e a pochi chilometri da Palermo, persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
"Noi tutti dobbiamo rompere l'omertà"
Solidarietà da Gariwo alle vittime dell'attentato di sabato all'Istituto Morvillo e Falcone di Brindisi e ai loro familiari. All'interno le parole di don Luigi Ciotti ai funerali di Melissa.
Cerimonia a Solaro per i Giusti testimoni di Verità
20 aprile 2012 , ore 9.30 Cerimonia di piantumazione alberi per i Giusti della Memoria Yolande Mukagasana, Libero Grassi e Henry Morgenthau. Vedi programma all'interno.
Resistenza alla mafia
ribellione morale della società civile e ruolo delle istituzioni
Possiamo definire mafia un potere alternativo allo
Stato per il controllo - delinquenziale - sul
territorio. La mafia occupa il vuoto lasciato dallo Stato, e glielo
contende - anche con le stragi - quando le istituzioni tentano di colmarlo. Un approccio innovativo nell'analisi del fenomeno mafioso, utile nel determinare le condizioni per contrastarlo, parte dalla comparazione tra dominio delle cosche e Stato totalitario, nelle
forme e nei risultati del controllo sulla società, che risulta assoluto in entrambi i casi, in particolare nel diffondere il terrore, nel creare le élites criminali, nel colpire i "dissenzienti", nell'isolare le persone, nel rompere i legami di sangue, nel perpetrare la rassegnazione e la sottomissione, nel negazionismo.
Come per fermare un genocidio o incrinare la forza di un
regime totalitario occorre un intervento forte, sia per via statale che con la società civile, così per disinnescare la potenza della mafia
occorre la sinergia tra lo
Stato democratico e i cittadini, con la creazione di un polo di
attrazione alternativo, che solo l’iniziativa dei singoli può esercitare. Occorre la
differenza contagiosa dell’esempio edificante, il coraggio civile dei Giusti che scuota le coscienze, come è avvenuto negli anni ’80 e ‘90 con i giudici Falcone e Borsellino ...
I Giusti sono la spina nel fianco del potere mafioso: raccontare le loro
storie ... è un potente mezzo di lotta alle cosche, perchè mostra alle nuove generazioni una via d'uscita ... Per questo diventa importante l’idea innovativa dei Giardini dei Giusti contro la mafia: giardini per i giovani, ma anche per
scuotere la coscienza degli adulti.