Nando Dalla Chiesa ha proposto di ricordare nel Giardino del Monte Stella, a Milano, anche le persone che hanno avuto il coraggio di ribellarsi alle logiche della mafia. Al Comitato Foresta dei Giusti racconta: "I Giardini dei Giusti dedicati a coloro che si sono opposti alla mafia hanno un'utilità sociale: quella della memoria e dell'insegnamento. Non siamo abituati a considerare la funzione di queste persone. Consideriamo le loro scelte quasi degli episodi da film, frutto di sceneggiature geniali. La vita ha sfornato molte di queste persone. Gli atti di eroismo arrivano da persone che non hanno avuto una vita sempre moralmente specchiata".
Nando Dalla Chiesa è figlio del generale Carlo Alberto che è stato ucciso dalla mafia per aver indagato le collusioni tra "Cosa Nostra" e la politica: "Mio padre mi ha insegnato il senso delle istituzioni. Le istituzioni si nutrono di piccoli gesti: le istituzioni buone e giuste si nutrono della vita di anonimi impiegati che compiono il loro dovere e anche di chi sa nei momenti decisivi compiere la scelta giusta".
(Foto da Wikimedia Commons)
"Da lui ho imparato il valore delle istituzioni"
Nando Dalla Chiesa ricorda suo padre Carlo Alberto

Sandro Pertini ai funerali di Carlo Alberto Dalla Chiesa
10 maggio 2011
Approfondimenti su Gariwo
- "Ricordiamo anche i Giusti contro la mafia" [articolo]
- riflessione di Nando Dalla Chiesa
- Creiamo i "Giardini dei Giusti contro la mafia" [editoriale]
- editoriale di Ulianova Radice
Resistenza alla mafia
ribellione morale della società civile e ruolo delle istituzioni
Possiamo definire mafia un potere alternativo allo
Stato per il controllo - delinquenziale - sul
territorio. La mafia occupa il vuoto lasciato dallo Stato, e glielo
contende - anche con le stragi - quando le istituzioni tentano di colmarlo. Un approccio innovativo nell'analisi del fenomeno mafioso, utile nel determinare le condizioni per contrastarlo, parte dalla comparazione tra dominio delle cosche e Stato totalitario, nelle
forme e nei risultati del controllo sulla società, che risulta assoluto in entrambi i casi, in particolare nel diffondere il terrore, nel creare le élites criminali, nel colpire i "dissenzienti", nell'isolare le persone, nel rompere i legami di sangue, nel perpetrare la rassegnazione e la sottomissione, nel negazionismo.
Come per fermare un genocidio o incrinare la forza di un
regime totalitario occorre un intervento forte, sia per via statale che con la società civile, così per disinnescare la potenza della mafia
occorre la sinergia tra lo
Stato democratico e i cittadini, con la creazione di un polo di
attrazione alternativo, che solo l’iniziativa dei singoli può esercitare. Occorre la
differenza contagiosa dell’esempio edificante, il coraggio civile dei Giusti che scuota le coscienze, come è avvenuto negli anni ’80 e ‘90 con i giudici Falcone e Borsellino ...
I Giusti sono la spina nel fianco del potere mafioso: raccontare le loro
storie ... è un potente mezzo di lotta alle cosche, perchè mostra alle nuove generazioni una via d'uscita ... Per questo diventa importante l’idea innovativa dei Giardini dei Giusti contro la mafia: giardini per i giovani, ma anche per
scuotere la coscienza degli adulti.
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La storia
Rocco Chinnici
coraggioso promotore del primo pool antimafia del Tribunale di Palermo, ucciso dalle cosche