Shoah e nazismo
Il fratello minore
Nella mia famiglia c’era un mistero, mio zio Ettore, Ettore Barzini, fratello di mio padre, morto a Mauthausen. Nessuno ce ne aveva mai parlato, non c’era una foto, una traccia, non sapevamo nemmeno perché fosse stato deportato. Così, da ragazzo, ci avevo fantasticato. Chi era questo zio?
Willy Brandt a Varsavia, un gesto che segnò la storia
“Posto di fronte all'abisso della storia tedesca e al peso dei milioni di persone che furono uccise, ho fatto quello che noi uomini facciamo quando le parole ci mancano”, così scriveva il cancelliere tedesco occidentale Willy Brandt nelle sue memorie, ricordando quello storico gesto. Cinquant’anni sono trascorsi da quel 7 dicembre del 1970 quando Brandt, in visita a Varsavia, si inginocchiò di fronte al monumento dedicato ai resistenti del ghetto di Varsavia.
Giusta la coppia che salvò Roman Polanski
Tra i Giusti riconosciuti dal Memoriale di Yad Vashem, da qualche giorno spicca il nome dei coniugi Stefania e Jan Buchala. Una storia di coraggio e umanità che ha molti tratti in comune con quelle delle migliaia di figure esemplari ricordate a Gerusalemme, se non fosse che il bambino salvato dai Buchala sarebbe poi diventato il celebre regista Roman Polanski.
Ricordo di Marek Edelman
Undici anni fa moriva a Varsavia, all’età di 87 anni, Marek Edelman, uno dei pochi sopravvissuti dell’eroica insurrezione del Ghetto di Varsavia, nella primavera del 1943: uomini e donne che, certi di essere votati allo sterminio per mano dei nazisti, decisero di morire con le armi in pugno, mettendo in scacco per parecchie settimane l’esercito nemico e dando un segnale di coraggio e dignità a tutta l’Europa.
A chi scriverebbe oggi Armin Wegner?
Prendiamo per esempio la vicenda di Armin Wegner. Quando ho indagato la sua storia, ero rimasto impressionato dalla sua ostinazione nell'indirizzare lettere ai potenti della Terra ogni volta che la Storia andava in una cattiva direzione. A chi avrebbe scritto oggi Armin Wegner e quali argomenti avrebbe usato?
La leadership e l'esempio
Partiamo da una definizione: “la leadership è l’attributo o il complesso degli attributi che un individuo possiede e che fa si che gli altri guardino a lui per riceverne direttive e guida ai fini dello svolgimento di un compito comune”.

La storia
Janusz Korczak
educatore, seguì i bambini ebrei nel ghetto di Varsavia e nella deportazione